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XXI Prima del Torcolato a Breganze

Quest’anno la XXI “Prima del Torcolato”, a Breganze, si è svolta in una giornata di sole e cielo terso. L’evento è iniziato nella Cantina Maculan, come da tradizione, con un incontro condotto da Claudio Ronco (emerito professore di Nefrologia), all’insegna del “Toresan”, tipico piatto locale.

Al tavolo dei relatori c’erano Fausto Maculan, Marco Aldeghieri (presidente dell’Associazione Italiana Sommelier del Veneto), lo scrittore Nerio Brian e lo chef Giovanni Dalle Mulle. Il tema, sull’origine di questa tradizione culinaria e di alcuni vini autoctoni, ha animato la sala gremita da autorità, giornalisti, produttori ed esperti nel settore enogastronomico.
L’origine della tradizione dell’allevamento del “piccione da torre”, si dice sia nata verso il 1400, a causa di un ordine, emanato dalla Serenissima, che imponeva di abbattere le torri merlate di avvistamento, sparse su tutto il territorio della Pedemontana, costruite fin dal periodo Longobardo. Le genti locali, invece di eliminarle tutte,  pensarono bene di chiudere le sommità di alcune di esse con una copertura, lasciando dei pertugi tra un merlo e l’altro. Ecco come sono nate le “colombare”.
La casualità volle poi che questi volatili trovassero in tali manufatti il nido perfetto per la loro  riproduzione, divenendo cosi, nell’economia domestica, un interessante sostentamento nutritivo sia per la quantità dei ”colombi da torre”  sia per la qualità delle loro carni. Infatti venivano e vengono tuttora utilizzati per la cottura allo spiedo solo i piccioni giovani, prima che spicchino il primo volo, per le loro tenere carni, mentre i volatili più anziani sono utilizzati per il brodo.
L’arte dello spiedo ha, invece, origini ben più remote, poiché risale  al momento, in cui l’uomo ha incominciato a controllare e a utilizzare il fuoco. Il cacciatore primordiale, dopo aver catturato la preda, l’arrostiva, infilzandola con la sua stessa lancia. Ecco, probabilmente, come è nata la frase “Una schidionata di aulenti toresani”.
La seconda parte dell’evento si è svolta nella suggestiva piazza di Breganze, dove si è tenuta, davanti a un folto pubblico, la “Prima della spremitura del Torcolato”, prezioso e tipico vino dal colore dorato, ottenuto dall’appassimento dell’ uva Vespaiola con l’aggiunta di una piccola quantità di altre bacche bianche.
Per l’occasione sono stati insigniti, dalla Priora Franca Miotti,  tre nuovi associati alla”Magnifica Fraglia del Torcolato di Breganze”: Giampietro Vitacchio, Lorenzo Calò e Tiziano Brazzale.
Suggestiva è stata anche l’esposizione, a corona, nella piazza di appostamenti, dove si potevano degustare prodotti tipici. 
Nel tardo pomeriggio sono state aperte tutte le Cantine della zona per la degustazione dei vini,  abbinati a piatti della tradizione. Da evidenziare una delle tante eccellenze del territorio, la Cantina Col Dovigo, premiata recentemente per il suo Vespaiolo doc 2014 con il “Golden Star“  dalla guida “Vinibuoni d’Italia” e con il “Premio Oscar” per il vino con il miglior rapporto qualità-prezzo dalla guida  “Bere Bene” del Gambero Rosso. Lo stesso produttore presenterà prossimamente il “Metodo Classico”, prodotto con vino Vespaiolo invecchiato tre anni.