Skip to main content







“Villa veneta, modello e seme di cultura e impresa”: un convegno al Cuoa

A Villa Valmarana Morosini di Altavilla si è tenuto, nei giorni scorsi, un importante incontro-dibattito sul tema  “Villa veneta, modello e seme di cultura e impresa”, organizzato da Convivioitalia e promosso dal Rotary Club Vicenza Berici.

Sono intervenuti relatori di notevole spessore come Carlo Petrini (gastronomo, scrittore e fondatore di Slow Food), Gian Antonio Stella (editorialista del Corriere della Sera), Alberto Passi (presidente dell’bAssociazione Ville Venete), Claudia Bettiol ( presidente di Energitismo), Alberto Galla (presidente del Rotary Club Vicenza Berici), Michelangelo Muraro (presidente di Convivioitalia) e gli imprenditori Ninni Trinidad di Collalto, Marilisa Allegrini, Fausto Maculan  e Marco Zamboni.
Il tema ha messo a confronto le opinioni dei  relatori sulla villa veneta come elemento fondante di una civiltà che, a partire dal ‘500, ha plasmato il territorio veneto, disegnandone il paesaggio agricolo e attuando il modello preferito di proto-industria agroalimentare.
Gli imprenditori hanno portato a  testimonianza le proprie aziende che hanno valorizzato i rispettivi territori, unendo impresa, cultura, turismo.
Durante il dibattito si è più volte ribadito il modello della Villa come metafora della “semenza” veneta, unica e irripetibile, intorno alla quale i relatori si sono proposti di stimolare un nuovo rinascimento culturale dell’impresa.
Consegnato anche il premio “Convivioitalia 2015” agli imprenditori Francesco Da Schio (Portare l’ombra nei campi), Marco Ottocento (Why in italy),  Giampietro Zonta (Seta etica),   Elisa Bastianello e Monica Centanni ( E-vivarium).
Molto coinvolgente il progetto”service” presentato dal Rotary Club Vicenza Berici ed esteso a tutti i club della regione: la raccolta di fondi a favore del progetto “Diecimila orti per l’Africa”. E’ questa un’ iniziativa che porterà all’Expo di Milano, in occasione di “ Terra Madre Giovani – We Feed the Planet”, la Rete  Giovani di Slow Food (contadini, allevatori, pescatori) che incontrerà studenti dell’Africa, per discutere sul futuro del cibo, del pianeta, delle biodiversità e della  tutela ambientale.