ARENA DI VERONA AFFOLLATISSIMA IN OCCASIONE DEL NABUCCO
Si erano appena spente le ultime luci di una giornata d’agosto, segnata da un sole nitidissimo e da una temperatura perfetta, quando l’Arena di Verona si è illuminata di migliaia di candeline accese, aspettando le prime note dell’ouverture del “Nabucco”. Evento straordinario atteso da circa novemila appassionati di lirica.
Il “Nabucco”, con la regia di Gianfranco De Bosio, ha suscitato il massimo coinvolgimento del pubblico, quando il coro ha intonato il famoso canto degli Ebrei, prigionieri in Babilonia, “Va pensiero” tanto che il direttore d’orchestra, il M°Julian Kovatchev, non ha potuto esimersi dal bis.
L’apparato scenico è apparso imponente nella sua impostazione classica e sorprendente al momento dell’esplosione della torre di Babele. Gli artisti Marco Vratogna (Nabucco), Amarilli Nizza (Abigaille), Raymond Aceto (Zaccaria), Sanja Anastasia (Fenena), Gianluca Breda (Gran Sacerdote di Belo), Luca Casalin (Abdallo) e Francesca Micarelli (Anna) hanno cantato e interpretato la parte con convinzione e trasporto. Molto positivo il debutto del tenore veneto Cristian Ricci che, fin dalle prime note, si è totalmente immedesimato nel personaggio di Ismaele: merita di calcare ancora molte volte questo palcoscenico. Questo è un anno particolarmente importante per l’ Arena, poiché si celebrano due importanti anniversari: i cento anni dall’inizio dell’attività lirica, iniziata il 10 agosto del 1913 dal tenore e dall’impresario teatrale Ottone Rovato e il bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi, al quale è stata dedicata questa stagione.
L’Arena di Verona, uno dei più ampi e suggestivi scenari teatrali allo scoperto del mondo, richiama ogni anno qualche milione di visitatori e spettatori. Su questo palco si sono esibiti i più grandi artisti internazionali e questo fa ben sperare anche per il futuro. Auguriamo agli organizzatori di avere sempre il coraggio dell’innovazione. Replica il 5 settembre.
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