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TELEFONATE COMMERCIALI INDESIDERATE: L’ASSOARTIGIANI DI VICENZA SEGNALA AL GARANTE DELLA PRIVACY IL PERDURARE DEL FENOMENO

08/01/2008TELEFONATE COMMERCIALI INDESIDERATE: L'ASSOARTIGIANI DI VICENZA SEGNALA AL GARANTE DELLA PRIVACY IL PERDURARE DEL FENOMENOSono sempre più frequenti le telefonate commerciali "indesiderate", da parte di gestori di linee e call center vari, che arrivano a qualunque ora del giorno non solo nelle case dei cittadini ma anche alle imprese. E così, l'Associazione Artigiani di Vicenza ha inviato una segnalazione al Garante per la protezione dei dati personali per impedire eventuali comportamenti illeciti e lesivi della Privacy nei confronti delle aziende. Nonostante, infatti, l'Autorità sia recentemente intervenuta imponendo, ad alcuni dei principali gestori telefonici e alle società che operano in qualità di call center, l'obbligo al rispetto di una serie di misure che dovevano essere adottate entro il 10 settembre 2007, dirette appunto alla tutela della riservatezza e degli altri diritti degli utenti, molte ditte iscritte all'Assoartigiani vicentina confermano che, a oggi,  le telefonate commerciali continuano. Una situazione ormai insostenibile, che vede l'imprenditore costretto a subire continue interruzioni nell'arco della giornata durante lo svolgimento della propria attività produttiva, che inevitabilmente ne risente.Le chiamate arrivano dai più svariati call center che, per l'attività di telemarketing, fruiscono con ogni probabilità di software automatici per chiamare numeri telefonici anche di clienti che non hanno dato il consenso. In gran parte il fenomeno si spiega con i programmi che vengono utilizzati da molti call center: software che automatizzano le chiamate con funzioni "random", per cui vengono chiamate tutte le numerazioni, a prescindere se al momento attive, se attive solo per fax o dati e se, soprattutto, appartengono ad abbonati che abbiano dato il loro consenso.Si tratta quindi di tecniche di "teleselling" poco ortodosse e magari illegali, imposte da uffici marketing di primarie aziende che non rispettano in nessun modo il diritto alla tutela della privacy degli imprenditori e dei cittadini.Dal momento che tra le principali finalità dell'Assoartigiani figura proprio quella di curare la tutela generale delle imprese iscritte anche contro eventuali comportamenti illeciti, il segretario generale Carmelo Rigobello ha preso carta e penna per segnalare al Garante il disagio quotidiano degli imprenditori, suggerendo al contempo che i provvedimenti già posti in essere vadano a inibire alla fonte, quindi alla "catena di comando" societaria, queste attività di telemarketing. L'Assoartigiani ricorda infatti che tali attività sono scorrette soprattutto alla luce dell'art. 26, comma 1, lett. c), del D.Lgs 146 del 2 agosto 2007 di attuazione della direttiva 2005/29/CE relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno.