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STUDI DI SETTORE: IL DIRETTIVO DELL’ASSOARTIGIANI DI VICENZA RIBADISCE LE RAGIONI DELLA PROTESTA E FORMULA CONSIGLI ALLE AZIENDE

20/06/2007 STUDI DI SETTORE: IL DIRETTIVO DELL'ASSOARTIGIANI DI VICENZA RIBADISCE LE RAGIONI DELLA PROTESTA E FORMULA CONSIGLI ALLE AZIENDE Argomento che non cessa di suscitare polemiche e proteste nel mondo della piccola impresa, il tema dei "nuovi" studi di settore fiscali è stato in questi giorni al centro della riunione del Consiglio Direttivo dell'Associazione Artigiani della provincia di Vicenza presieduto dal presidente Giuseppe Sbalchiero. In tale occasione, l'organismo di vertice dell'organizzazione, formato dalla Giunta Provinciale Esecutiva e dai dirigenti delle Categorie e dei Mandamenti, è tornato a denunciare l'inaccettabilità  di un'applicazione retroattiva dei nuovi "indicatori di normalità economica", della loro applicazione alle aziende marginali e del fatto che si tratta di strumenti che costruiscono redditi virtuali basati su elementi statistici lontani dalle singole realtà aziendali. Tutti aspetti che, è stato osservato, costituiranno motivazione per ricorsi da proporre in sede nazionale ed europea.Nel contempo, l'Assoartigiani ha formulato anche una serie di consigli alle aziende. Ovvero: al fine di valutare al meglio la propria posizione, di attendere per il pagamento la scadenza ultima dell'8 agosto prossimo; in caso di non congruità di un certo rilievo dovuta ai nuovi indicatori di normalità economica, di non adeguarsi alle richieste dell'Agenzia delle Entrate; di utilizzare nella modulistica il "campo annotazioni" per motivare le ragioni dell'eventuale non adeguamento (in modo particolare per quanto riguarda le aziende marginali).Infine, è stata decisa una ulteriore campagna di sensibilizzazione sia presso i parlamentari vicentini, sia presso l'opinione pubblica con la diffusione di materiali illustrativi per spiegare le ragioni del malcontento della categoria.