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«PROMEMORIA» DELL’ASSOARTIGIANI AI FUTURI AMMINISTRATORI PROVINCIALI

15/05/2007«PROMEMORIA» DELL'ASSOARTIGIANI AI FUTURI AMMINISTRATORI PROVINCIALIUrbanistica e governo del territorio, ambiente, energia, politiche per la scuola e il lavoro, attenzione a settori produttivi specifici, sostegno al credito, sviluppo di viabilità e infrastrutture, sicurezza, turismo: sono questi gli argomenti salienti trattati nel documento che l'Assoartigiani vicentina sottopone all'attenzione dei candidati alle elezioni provinciali del 27 e 28 maggio prossimi. Scopo del documento, sottoporre le istanze della piccola impresa ai futuri reggitori dell'Amministrazione Provinciale in un'ottica, come ricorda il presidente Giuseppe Sbalchiero, di «disponibilità a "costruire insieme" percorsi per favorire la crescita dell'economia vicentina, con una contestuale attenzione e valorizzazione della qualità della vita».Primo punto all'ordine del giorno, considerando le competenze e il ruolo della Provincia, l'urbanistica e il governo del territorio, con una serie di osservazioni che gli artigiani hanno formulato sul Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, condividendone alcuni aspetti programmatori e richiamando, su altri, la necessità di una approfondita concertazione con i Comuni e le associazioni di categoria.Quanto all'ambiente e alla sua tutela, da parte delle aziende si avverte la necessità di tempi più veloci nel rilascio dei pareri e delle autorizzazioni, con chiarezza di risposte sui quesiti normativi e con procedure certe; ciò potrebbe essere subito favorito, per esempio, dalla realizzazione sul sito internet della Provincia di un'area dedicata agli interrogativi più frequenti in materia, nonché di una con l'elenco aggiornato delle aziende autorizzate al recupero rifiuti. Altro argomento di assoluta rilevanza è la costituzione dell'Ambito Territoriale per la gestione dei rifiuti urbani, così come serve un'azione di coordinamento tra i Comuni in materia di raccolta e smaltimento e la promozione di una "cultura" del riciclo ambientale che parta sin dalla scuola.In riferimento al capitolo dell'energia e delle varie "utility" locali che se ne occupano, tra cui quelle create dalla stessa Provincia, l'esigenza che si avverte è quella di evitare la frammentazione dei soggetti, definendo un piano strategico che coinvolga e coordini tutti gli aspetti e i settori, dai fornitori agli utilizzatori, promuovendo sempre il risparmio energetico. Gli artigiani, inoltre, auspicano un ribasso dell'addizionale provinciale per l'energia elettrica.Sul versante della scuola, le categorie economiche hanno già chiesto a Palazzo Nievo di avviare una indagine territoriale per monitorare i fabbisogni professionali e formativi, così da orientare le politiche per l'istruzione in modo coerente rispetto alle caratteristiche del mondo produttivo. Osservato poi che va rivitalizzato il ruolo della Commissione Provinciale Lavoro come importante momento di confronto tra le parti sociali, l'Assoartigiani chiede alla prossima Amministrazione Provinciale di adoperarsi per un maggior raccordo logistico tra gli enti in merito all'organizzazione complessiva delle mostre orafe vicentine, di investire di più nella promozione della nostra produzione agroalimentare, di  rinnovare l'impegno per il settore della concia, sia intervenendo in sinergia sul versante ambientale, sia rivitalizzando l'attività didattica dell'Istituto Galilei.Tanto ampio quanto dibattuto è come sempre il capitolo della viabilità e delle infrastrutture, rispetto al quale gli artigiani ribadiscono la necessità urgente della Pedemontana, della bretella alternativa a Viale Pasubio, del Centro intermodale merci Cis, di decidere quale futuro per l'aeroporto.Inoltre nel documento dell'Associazione non mancano riferimenti al Fondo Rotativo Provinciale per il credito alle aziende (da rafforzare), alle crescenti esigenze di sicurezza dei cittadini, alla necessità di armonizzare meglio le iniziative di promozione turistica del Vicentino, alle risposte da dare alle inquietudini di quella fascia montana che ha recentemente espresso il proprio malessere.