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Striscia biancorossa. Una corsa a ostacoli (che non mancano)

A quattro turni dalla fine del campionato e in una zona “calda” di bassa classifica particolarmente affollata, il Vicenza si ritrova con un problema in più, vale a dire la rosa ridotta all’osso a causa di infortuni recenti (Ebagua) e di perduranti fastidi fisici con i quali alcuni giocatori (vedi Giacomelli, Galano, Raicevic) sono costretti a convivere.

Tutto questo in un momento in cui servirebbe essere a pieno organico per affrontare la volata decisiva. Quanto importante sia disporre di una panchina con adeguate alternative lo ha dimostrato la partita persa al Menti con lo Spezia (0-3), dove tra i ricambi dei biancorossi comparivano elementi della Primavera, mentre i liguri potevano disporre di nomi di pari livello degli undici scesi in campo all’inizio. Nonostante il risultato finale non rispecchi in pieno l’andamento di una gara in cui anche il Vicenza ha avuto le sue occasioni, il “peso” complessivo e la caratura tecnica della compagine allenata da Mimmo Di Carlo – non per nulla in corsa per i playoff – hanno fatto la differenza, agevolati anche da una dotazione ampia di scelte.
La stessa possibilità, purtroppo, in questo momento non la possiede mister Lerda, che deve fare di necessità virtù non solo dipendendo dal bollettino medico, ma anche dalla lista dei diffidati.
I prossimi impegni si chiamano Brescia (è la trasferta di questo sabato 30) e poi Virtus Entella, Latina e Perugia. A oggi, soltanto l’ultima tappa – che sarà in casa e con gli umbri senza particolari stimoli di classifica – può essere considerata “agevole”, mentre tutte le altre nascondono insidie di vario genere: il Brescia e ancor più l’Entella coltivano ambizioni riguardanti la zona promozione, mentre il Latina è una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Insomma, la corsa a ostacoli prosegue sul filo della difficoltà, ma il Vicenza ha ancora un piccolo margine sul gruppone: conviene mantenerlo il più possibile integro.