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Superbonus 110%. Confartigianato Imprese Vicenza scrive ai Sindaci: “Favorire e ridurre i tempi di accesso agli uffici comunali per verifica pratiche edilizie che è il primo fondamentale passo per l’iter di avvio degli interventi”

Comunicato 8 – 20 gennaio 2021

Una lettera ai 114 Sindaci del vicentino per avviare una concreta collaborazione al fine di cogliere appieno le opportunità del Superbonus 110%. È quanto ha inviato ieri (19 gennaio, ndr) Confartigianato Imprese Vicenza, a firma del presidente Gianluca Cavion, alle Amministrazioni territoriali per evidenziare la necessità di velocizzare i passaggi preliminari di avvio dell’iter per gli interventi sugli edifici. 

Quella del Superbonus 110% è un’occasione unica di riqualificazione del Territorio, in ottica di sostenibilità ambientale e di decoro urbano, nonché di messa in sicurezza antisismica del patrimonio immobiliare locale spesso vetusto o abbandonato. Non solo, la misura può fare da volano per tutta la filiera casa che interessa migliaia di imprese, aziende che operano spesso sul territorio e che quindi offrono lavoro e benessere alla comunità.
Considerato che lo Stato è chiamato a uno sforzo di risorse non indifferente, per accedere al Superbonus sono necessari alcuni passaggi che chiedono precisione, competenze e conoscenze spesso fornite solo dagli esperti del settore (professionisti, consulenti fiscali, imprese, enti cessionari del credito d’imposta). Partendo da questi presupporti, e per facilitare l’accesso al Superbonus, Confartigianato Imprese Vicenza si è quindi impegnata subito, creando una società ad hoc, per dare risposte operative e concrete ai propri associati, e fornendo loro il necessario supporto per operare efficacemente a vantaggio dei committenti nel pieno rispetto della normativa. I diversi pacchetti di soluzioni proposte possono arrivare anche ad una presa in carico totale e garantita in ogni singolo passaggio e intervento.
Uno dei primi, e fondamentali, passaggi è l’acquisizione del “titolo abilitativo edilizio” dell’edificio, che presentando diversità con la situazione in essere e oggetto dell’intervento, non consente di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus, come già avviene anche per agli altri bonus.
Uno step che vede coinvolti direttamente i Comuni unici in possesso, o che possono verificare, lo ‘stato’ dell’immobile sul quale si vuole intervenire.
“Da un primo campione di committenti che si è rivolto alle nostre imprese e ai nostri professionisti per valutare la percorribilità del Superbonus 110% – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza -, emerge che circa il 90% dei potenziali lavori interviene su edifici che presentano difformità edilizie, anche rilevanti”. È quindi facilmente prevedibile che aumenteranno le richieste ai Comuni di verifiche di conformità urbanistica degli immobili e, se necessario, delle procedure per “sanare” eventuali situazioni di abuso che, di fatto, impediscono l’accesso all’agevolazione fiscale.

“Il timore quindi – continua Cavion- è quello di non poter accedere in tempi rapidi alla documentazione depositata presso gli uffici tecnici comunali, aspetto sul quale le  Amministrazioni avranno un ruolo dirimente”.
Con l’emergenza sanitaria, evidenzia Confartigianato, molte Pubbliche Amministrazioni, così come previsto  dal Legislatore,  hanno fatto ricorso all’utilizzo dello smartworking, con inevitabili allungamenti delle tempistiche nella richiesta e nell’accesso alla documentazione dei titoli abilitativi, che vanno a ridurre le già ristrette tempistiche previste dall’iter per accedere al Superbonus.
“C’è quindi la necessità – conclude Cavion – da un lato accedere alla documentazione in tempi rapidi e dall’altro di efficientare le procedure per il rilascio dei titoli abilitativi. Per ovviare a questi ostacoli proponiamo alcuni suggerimenti alle amministrazioni del territorio. Il primo è individuare uno o più referenti, e che siano facilmente reperibili, all’interno delle Amministrazioni che si occupino dell’archivio delle pratiche; il secondo è creare una modulistica che permetta ai tecnici comunali di recuperare la documentazione richiesta in maniera agevole e veloce; il terzo è prevedere accessi agli sportelli nel rispetto delle norme anti contagio in maniera da rispondere al maggior numero di richieste (con appuntamenti cadenzati e su prenotazione); il quarto è effettuare collegamenti in modalità video per ridurre i contatti; il quinto è inviare autonomamente ai richiedenti il materiale già informatizzato, in modo da evitare contatti e perdite di tempo di tutte le parti coinvolte”.
Non è la prima volta che Confartigianato scrive ai Sindaci offrendo agli Amministratori una concreta e reciproca collaborazione che va beneficio di tutti: cittadini, imprese, comunità e delle stesse Amministrazioni al fine di agevolare l’operatività dell’apparato pubblico e delle imprese e aumentare i benefici per la comunità.