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STRISCIA BIANCOROSSA: UN SOLO COMPITO, RIALZARSI IN FRETTA

In casi come questi, si dice che è meglio voltare subito pagina, e la speranza è che domenica 12, nell’anticipo a Livorno (ore 12.30), il Vicenza si ripresenti davvero diverso. Ma l’impressione è che non sarà facile archiviare il pessimo ricordo di domenica scorsa, quando al Menti il Cittadella ha strapazzato (1-4) la compagine biancorossa vincendo soprattutto sul piano della corsa e dell’organizzazione di gioco.

Un pesante capitombolo – e per di più avvenuto tra le mura amiche – causato da una giornata in cui è andato tutto male: difesa imbarazzante, centrocampo in apnea, attacco anemico, scelte di mister Cagni poco comprensibili. Risultato: una figuraccia come neanche ai tempi di Baldin, e lo stesso – magrissimo – esito in termini di punti rispetto al girone d’andata.
“L’unica strada che conosco è quella di tirarsi su le maniche e ricominciare a lavorare”, ha commentato lo stesso Cagni a fine match, anch’egli incredulo – come i tifosi, comprensibilmente arrabbiati – di fronte a una partita che doveva sancire l’avvio di un nuovo ciclo, con il positivo inserimento dei nuovi arrivati, e che si è invece tramutata in un incubo.
Probabilmente, quello che si è visto è stato un Vicenza in effetti “troppo brutto per essere vero”. Occorre perciò ragionare bene sugli errori commessi e ritrovare in fretta la convinzione perduta, anche perché la zona a rischio torna nuovamente ad avvicinarsi e sono in arrivo altri incontri impegnativi. A cominciare, appunto, da quello di Livorno.