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STRISCIA BIANCOROSSA: IN BOCCA AL LUPO, BEGHETTO

Tre punti in otto partite costarono la panchina a Silvio Baldini all’inizio del girone di andata, tre punti in otto partite dall’inizio del girone di ritorno sono costate la panchina a Gigi Cagni. La coincidenza, dato che si tratta degli incontri con le medesime avversarie, è quanto meno singolare e rappresenta uno dei tanti interrogativi di questa indecifrabile stagione del Vicenza.

Compreso il mistero di una squadra che, prima della sosta di fine anno, vinceva e convinceva sotto la guida di un Cagni dimostratosi capace di risollevarla dal baratro e che poi, dalla ripresa del campionato in gennaio, ha nuovamente e inspiegabilmente infilato una serie di partite negative. Nel calcio succede anche questo, ma intanto l’obiettivo è adesso quello di raggiungere quanto prima la salvezza partendo da una classifica che ha visto ridursi il vantaggio sulla zona playoff, ma che ancora non si è fatta drammatica grazie all’andamento altrettanto lento delle formazioni concorrenti.
Sabato 10, in casa contro il Grosseto, è atteso al debutto il nuovo mister Massimo Beghetto, finora allenatore della Primavera ben comportatasi al recente torneo di Viareggio. Una scelta “interna” dettata dal buonsenso, dato che Beghetto era stato l’anno scorso il secondo di Maran e che, dunque, conosce a fondo il gruppo. A lui, non dimenticato laterale sinistro del Vicenza di Guidolin, il compito di traghettare la barca in acque più tranquille facendo leva, come ha annunciato, sull’orgoglio di una squadra che nell’ultima uscita, quella del 3-0 rimediato a Varese, è apparsa troppo brutta per essere vera. Tanto più che, con l’arrivo del terzo tecnico nella stessa stagione, anche per i giocatori – come ha fatto capire il presidente Cassingena – gli alibi sono finiti.