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STRISCIA BIANCOROSSA: DUE OCCASIONI PER RICONQUISTARE SERENITÀ

50 punti, dieci squadre sotto, un margine di cinque punti sulla zona “calda” e ancora due partite da disputare: è questa è la situazione del Vicenza dopo la quarantesima giornata del campionato e, soprattutto, dopo il pareggio su rigore (contestato) raggiunto in extremis nel match interno con il Pescara, un 2-2 che ha comunque lasciato scontenta la tifoseria.

In effetti, non è stato piacevole passare dal sogno playoff all’incubo playout, né assorbire tre sconfitte di fila temendo fino all’ultimo che arrivasse la quarta. Così come evidente risulta la situazione involutiva della squadra, che sta pagando una fragilità di natura psicologica ancor prima che fisica e scende in campo a corto di idee. A questo punto, è un bene che nel frattempo si sia accumulata una dote di punti tale da rendere pressoché impossibile – anche se non ancora matematica – qualsiasi brutta sorpresa.
L’importante, ora, sarebbe recuperare quella lucidità e quella convinzione necessarie a regalare un finale meno sofferto, anche se la trasferta di questo sabato non sarà facile: penultima in classifica e ormai pressoché condannata, la Triestina di sicuro proverà a giocarsela fino alla fine.
Poi, per la conclusione al Menti, è atteso un Empoli che potrebbe essere ancora in corsa per i playoff oppure no, dipenderà dallo scontro che avrà con il Torino (questo venerdì 20).
In ogni caso, al di là di qualsiasi considerazione aritmetica, l’auspicio è che il Vicenza sappia congedarsi dal suo pubblico con prestazioni migliori di quelle viste ultimamente.