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Striscia biancorossa. Chi si rivede, il Bologna

Un punto a Crotone (0-0) può andare bene, specie considerando che, in altri tempi, una partita del genere si sarebbe probabilmente persa. Il Vicenza dimostra insomma di esserci, di essere incamminato lungo la via della solidità e di saper anche stringere i denti.

Questa settimana, tra l’altro, Lopez può riservarla a qual lavoro di allenamento che le partite ravvicinate degli ultimi tempi hanno impedito e che, invece, è fondamentale per una squadra assemblata in fretta dopo il salto di categoria nonché immediatamente falcidiata dagli infortuni. Per esempio, in attacco va valutata la possibilità di proficua coesistenza tra i “simili” Cocco e Ragusa, così come l’eventuale apporto che può essere dato da Giacomelli. A centrocampo va assestata la condizione di Moretti, specie in considerazione della squalifica di Sciacca e del difficile recupero di Sbrissa, mentre la difesa – che finora ha retto a sufficienza – deve mantenere tutti i suoi effettivi (occhio alle ammonizioni) stante la momentanea indisponibilità di ricambi.
Ulteriori conferme sulla robustezza complessiva finora raggiunta saranno gradite già dall’impegnativo match in programma questo sabato 4, quando al Menti arriverà il Bologna per un incontro che profuma di tradizione e di antica serie A. I rossoblu, retrocessi quest’anno in B, hanno finora mostrato un rendimento altalenante, ma la compagine felsinea resta comunque ambiziosa e veleggia nelle zone alte della classifica. Atteso dunque dall’ennesimo banco di prova, il Vicenza dovrà dimostrare ulteriori progressi per poter fare risultato, tenuto conto che ogni passo positivo è una garanzia di continuità verso l’obiettivo stagionale, che è quello di ottenere una permanenza tranquilla nella serie cadetta ottenuta a tavolino. Poi, si sa, se si riuscisse ad agguantare con anticipo la zona sicurezza, ci potrà anche essere il tempo per togliersi, magari, qualche ulteriore soddisfazione. L’importante però, adesso, è rimanere coi piedi per terra, tenuto conto che la B non è solo un campionato di infinita lunghezza, ma anche di infinite sorprese.