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Procedure per la ‘chiamata’ di lavoratori stranieri. Confartigianato denuncia ritardi e disfunzioni del sistema.

“Che la ‘chiamata’ del personale sia legata al click day già di per sé lascia perplessi visto che l’assunzione mirata di una persona non può essere una lotteria. Se poi il lavoro di preparazione degli operatori e le tempistiche non sono rispettate ponendo degli ostacoli molto rilevanti, tutto diventa più complicato e a farne le spese sono di nuovo le imprese che di quelle risorse umane hanno bisogno non trovandole sul territorio”. Le parole di presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion, si riferiscono ai tempi del caricamento sul sito ministeriale delle domande delle richieste di ingresso in Italia per lavoro: domanda che non è ancora disponibile. In precedenza infatti gli operatori potevano pre caricare le domande delle imprese da almeno 30 giorni prima della data del click day. Nel frattempo si avvicina la scadenza del click day, all’apertura del quale si hanno pochi minuti per cliccare e accedere alla graduatoria.
Le date dei prossimi click day sono: dal 5 febbraio, per le richieste per i lavoratori subordinati non stagionali, cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia; dal 7 febbraio per gli altri lavoratori subordinati non stagionali; dal 12 febbraioper i lavoratori stagionali. Il termine ultimo per tutte e tre le tipologie è il 31 dicembre 2024. A stabilire le date dei cosiddetti ‘click day’ per la richiesta di lavoratori stranieri, è lo stesso decreto (settembre 2023) con il quale si è stabilita la programmazione dei flussi di ingresso legale in Italia dei lavoratori stranieri per il triennio 2023-2025.

Per il 2023 le date individuate sono state il 2, 4 e 12 dicembre. L’applicativo per la precompilazione dei moduli di domanda per gli ingressi in Italia per lavoro è rimasto disponibile dal 30 ottobre fino al 26 novembre 2023. Entro questo intervallo di tempo bisognava inserire i dati delle aziende intenzionate ad assumere personale straniero, inserire i dati dei lavoratori individuati ma anche verificare con il Centro per l’Impiego l’indisponibilità di lavoratori, con le medesime qualifiche, già presenti sul territorio nazionale. I tempi per la risposta del Centro per l’Impiego possono arrivare a 15 giorni lavorativi, ovvero circa tre settimane e la relativa risposta è contemplata tra gli allegati obbligatori. Dal momento che le aziende, facendo riferimento alle date dei click day, hanno presentato le loro richieste a ridosso delle relative date, in molti casi non vi è stato materialmente il tempo di attendere la risposta del Centro per l’impiego e pertanto, non avendo indicazioni in merito, a tutela delle imprese Confartigianato ha scelto di allegare documentazione attestante il semplice invio della richiesta. L’invio telematico ha dato però alcuni problemi: in entrambe le occasioni un minuto circa prima delle 9:00, ora di inizio del click day, il 75% degli operatori è stato improvvisamente “buttato fuori” dal sistema, riuscendo a ricollegarsi solo dopo circa mezz’ora. Il tutto è stato documentato così da poter rendere conto alle aziende che hanno incaricato la Confartigianato Vicenza di gestire le richieste.
“Che le imprese abbiano bisogno di personale ormai lo dicono tutti, che tale ricerca sia legata ad un pugno di minuti e al concetto di ‘chi è più veloce vince’ lo riteniamo una vera follia. Il click day rappresenta spesso l’ultima chance per trovare figure professionali che attraverso altri canali, come appunto il Centro per l’impiego, le aziende non riescono a intercettare. Quella della carenza di personale rappresenta una questione aperta che rischia di riflettersi sulla crescita delle stesse imprese per questo sarebbero auspicabili sistemi più snelli e più funzionali per il loro reclutamento anche dall’estero”, conclude Cavion.  

Comunicato 11