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DAI RISTORATORI CONFARTIGIANATO CORSI SULLE “DE.CO.” PER LE PRO LOCO

L’iniziativa prende il via il 20 gennaio al Centro don Ottorino Zanon dell’Istituto San Gaetano

Il richiamo dei prodotti a denominazione comunale (De.Co.) nel territorio vicentino è un fattore di crescente interesse per il mondo della ristorazione. Circa la metà dei Comuni vicentini ha istituito almeno una De.Co., dando una specie di “carta di identità” ad almeno un prodotto alimentare tipico. Attualmente le De.Co. vicentine sono circa 60 e spaziano dagli ortaggi ai formaggi, dalle carni alla frutta, dal pesce alle ricette di cucina: un dispensario di particolarità che ha acceso la creatività dei ristoratori vicentini impegnati nella promozione di tali prodotti e in nuove versioni di menu ad essi dedicati.
Da un’idea dei Ristoratori Confartigianato sono, infatti, nate nel tempo la Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co., il Premio De.Co. Severino Trentin rivolto agli Istituti Alberghieri e i corsi di cucina “Master De.Co.”. L’ultima idea è ora quella di trasmettere la cultura delle De.Co. anche all’interno delle sagre paesane, a beneficio degli operatori delle Pro Loco che le organizzano, con la volontà di connotare tali feste dedicandole proprio alla riscoperta dei prodotti alimentari strettamente locali.
Per questo prenderanno il via dal 20 gennaio, per proseguire fino a fine febbraio e con cadenza bisettimanale, alcuni corsi di cucina rivolti ai Consorzi delle Pro Loco. Le lezioni – che si terranno al Centro don Ottorino Zanon dell’Istituto San Gaetano – saranno gestite dai ristoratori Confartigianato e della Confraternita, che avranno il compito di trasmettere le nozioni di base per promuovere nei menu delle sagre le De.Co. territoriali, generando quindi una conoscenza più approfondita del prodotti e invitando a gustarli nelle diverse stagioni, oltre il singolo evento.
Il progetto ha trovato subito d’accordo Giorgio Rossi, presidente dell’Unione Pro Loco Unpli Vicenza, e Christian Malinverni, presidente dei Ristoratori Confartigianato, convinti della necessità di rendere ancora più forte il richiamo dell’enogastronomia vicentina, già importante fattore di attrazione sia per i gastronomi che per i turisti.