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Cavion su nuovo Dpcm: “Alla base rimane la cosa più importante: il senso di responsabilità di ognuno di noi per permettere a cittadini e imprese di tornare a una quotidiana serenità”

Comunicato 38 – 3 marzo 2021

“Al momento l’unico vaccino alla portata di tutti contro il virus è la responsabilità. In attesa di quello che la medicina ci mette a disposizione e che la politica deve pianificare al meglio. Sono i nostri comportamenti individuali a fare la differenza nella diffusione di un virus le cui varianti ne moltiplicano la pericolosità.  Anche noi fino a febbraio dello scorso anno eravamo abituati a correre, alla velocità, ai mille impegni, ad essere oggi qui e domani là. Ora di quel ‘villaggio globale’ che era il mondo è rimasto solo il ‘villaggio’ costretto a difendersi da un nemico silenzioso e subdolo che ha minato parte della nostra quotidianità. Lo sanno bene le imprese che da subito hanno riadattato tempistiche e business su modelli nuovi. È stata, ed è, una lotta dura, sfiancante, con momenti difficili, ma non possiamo mollare: in palio c’è il futuro del nostro tessuto economico e sociale”, commenta Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza in merito ai temi vaccini, contagi in salita e nuovo Dpcm.

“Lavorare è un diritto di tutti, come andare a scuola. Rendere sicuri gli ambienti di lavoro per i nostri imprenditori è stato da subito un impegno concreto non solo avvalendosi dei dispositivi adatti e rispettando i diversi protocolli, ma promuovendo comportamenti corretti nel rispetto della propria e dell’altrui salute. Così come avviene nelle aule scolastiche. Guai ad abbassare la guardia perché i due mondi sono fortemente connessi: se chiude la scuola che succede? Le famiglie devono riorganizzarsi, in particolare gli imprenditori quanto e come possono assentarsi dall’attività? Come riuscirebbero a gestirla a distanza?”, continua Cavion.
“Locali, negozi, spostamenti ancora fermi, questo significa lavoratori a casa con la cassa integrazione che non può durare all’infinito, quindi disoccupazione destinata a salire in attesa di politiche di rilancio del lavoro anche con programmi di formazione continua. Tutto ciò magari facendo affidamento su risorse europee. E per ogni lavoratore a casa significa minor potere di spesa e attività (e filiere ad esse legate) in sofferenza. Una sorta di circolo vizioso che va spezzato prima che la situazione diventi davvero preoccupante”, aggiunge il presidente.

In questi giorni si parla di ‘passaporto digitale verde’, Green Pass, documento che permetterebbe di poter tornare a viaggiare. In esso, grazie a un chip, si segnalerebbe se si sta bene (ovvero se si è negativi e da quanto), se si è superato il Coronavirus, se si è vaccinati; quest’ultima sembra essere la vera discriminante.

“Per i nostri imprenditori è importante tornare a muoversi per portare avanti le loro imprese e il loro business, e il made in Italy nel mondo. Altrettanto importante sono gli stranieri che arrivano nel nostro Paese per motivi di lavoro (ad esempio i buyer nelle fiere) o per turismo: sono fonte indispensabile per tante attività. Basti pensare a quanta parte del PIL rappresenta per il nostro Paese, e per il Veneto, proprio il turismo – prosegue Cavion -. Speriamo solo che in tanti abbiano la possibilità di vaccinarsi e nel più breve tempo possibile. Di nuovo servono azioni pianificate e una vigilanza attenta e reale”.

“Ognuno di noi fa parte di una comunità: da quella del suo comune fino a quella Europea. Proprio la Comunità Europea, che in questo ultimo anno abbiamo ‘scoperto’ essere non solo un ente che propone direttive e norme, deve diventare sempre più garante di una equità tra Stati Membri sui temi centrali che si dibattono in questi giorni – conclude Cavion-. Basta un passo avanti e due indietro o disallineamenti tra Stati. Dobbiamo riprenderci la nostra vita fatta di relazioni, incontri, crescita, ben-essere, e per farlo ognuno di noi deve essere bene consapevole dei suoi comportamenti in ogni momento”.