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Tamponi a costo zero nelle imprese artigiane, grazie a Confartigianato e Sani.in.Veneto

L’accordo vale per tutto il 2021, ed è esercitabile per un numero illimitato di tamponi, ed anche per quelli effettuati da qualsiasi operatore autorizzato retroattivamente dal 1° gennaio 2021

5 agosto 2021

Ad un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, la parola d’ordine resta la stessa: sicurezza nei luoghi di lavoro. In questo senso, l’ultima iniziativa di Confartigianato è il recente accordo con Salus srl grazie al quale gli oltre 40mila dipendenti delle imprese associate, ed iscritte a Sani.in.Veneto (il fondo di assistenza sanitaria integrativa dell’artigianato), potranno effettuare tamponi rapidi o molecolari direttamente in azienda, con un minimo di 10 prelievi per ciascuna uscita del personale sanitario.

In questi casi il costo del Tampone Rapido sarà integralmente rimborsato da Sani.in.Veneto, nell’ambito del suo piano regionale, e quello del Tampone Molecolare PCR sarà rimborsato al 66%. Nel caso, invece, di prelievi inferiori a 10 unità sarà possibile, alle medesime condizioni, recarsi per i prelievi nella sede di Salus. L’accordo vale per tutto il 2021, ed è esercitabile per un numero illimitato di tamponi, ed anche per quelli effettuati da qualsiasi operatore autorizzato retroattivamente dal 1° gennaio 2021.
“Confartigianato ha sempre promosso e creduto nella sicurezza in azienda. Lo ha dimostrato nel tempo e lo sta dimostrando anche in questa situazione pandemica. Le nostre imprese, grazie al sistema della bilateralità che si è dimostrato pilastro fondamentale, sin dall’inizio della pandemia hanno investito in DPI e misure di sicurezza, hanno attivato misure agili di lavoro (e non mi riferisco solo allo smart working), spesso anche a scapito delle commesse. Con l’avvio della campagna vaccinale, abbiamo inoltre fortemente sostenuto l’efficienza della sanità pubblica, considerata l’impraticabilità delle vaccinazioni in azienda considerate le peculiarità dimensionali delle imprese venete– ricorda Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Vicenza-. Non solo, come Confartigianato ci siamo battuti per le riaperture, sempre in sicurezza, di quelle attività in cui il timore dell’assembramento lasciava molte perplessità, abbiamo coltivato con la Prefettura una proficua collaborazione per agevolare l’interpretazione e soprattutto la corretta applicazione delle norme, abbiamo lottato affinché l’infezione da Covid non fosse considerata con una presunzione generale come infortunio sul lavoro. Considerato tutto ciò non è quindi un caso che i contagiati nelle imprese artigiane siano stati, e siano, pochi.
In questo contesto l’accordo stipulato risponde a una considerazione molto pratica: non tutti i lavoratori vogliono o possono vaccinarsi. Questa possibilità offerta ai dipendenti, fermo che Confartigianato incoraggia la vaccinazione, vuole contemperare l’esistenza delle singole situazioni personali con la necessità di alti livelli di sicurezza nell’impresa. Perché altri stop, altre assenze prolungate o numerose, per la realtà artigiana sono davvero pensanti.”
Operativamente, per le imprese interessate la richiesta di rimborso della spesa sostenuta per i tamponi verrà gestita, gratuitamente, dagli Sportelli di Confartigianato Imprese Vicenza (tel. 0444 168446; e-mail saninveneto@confartigianatovicenza.it). Per informazioni: Ufficio Sicurezza: tel. 0444 168486/420; e-mail: sicurezza@confartigianatovicenza.it.