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Manovra 2022: primo positivo commento di Cavion al termine dell’iter

Bene l’accoglimento di alcune istanze di Confartigianato per consolidare la ripresa

30 dicembre 2021

Dopo l’approvazione giunta con voto di fiducia, sono molti i punti della Manovra 2022 in ambito fiscale che trovano il plauso di Confartigianato.

“Apprezziamo il fatto che il documento abbia recepito molte delle osservazioni arrivate dal mondo imprenditoriale e da quello che rappresentiamo in particolare; il momento è molto delicato ed è necessario attivare ogni possibile politica di consolidamento della ripresa che le nostre imprese hanno intercettato”, commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion.
Tra le buone notizie: il pagamento entro 180 giorni delle cartelle esattoriali emesse dal 1° gennaio al 31 marzo 2022; la rimodulazione delle aliquote Irpef a sostegno dei redditi medi, l’abolizione IRAP per ditte individuali e professionisti già dal 1° acconto 2022 di giugno.

E poi c’è il tema degli incentivi. “Sul Superbonus abbiamo portato avanti le nostre istanze, ovvero che non si può mettere in campo una misura del genere per un breve lasso di tempo con il risultato di scoraggiare l’utente a servirsene. Sul 110% continuiamo ad esprimere le nostre perplessità sulla mole di documentazione burocratica necessaria per procedere all’intervento che purtroppo continua ad essere un elemento scoraggiante – ricorda Cavion-. E a farne le spese alla fine sono i clienti e il settore dell’edilizia, con gli altri comparti collegati. Accogliamo però con favore il fatto che il superbonus 110% sia stato prorogato anche per le unità unifamiliari fino al 31 dicembre 2022, mentre per gli altri immobili la misura rimane confermata fino al 2025 anche se con un calo progressivo del beneficio fiscale. Bene anche l’aver abbandonato l’idea iniziale del tetto ISEE a 25mila e l’obbligo di CILA asseverata. Quanto al bonus mobili la manovra accoglie la nostra richiesta di elevare l’importo a 10 mila euro per il 2022. Nuova invece la detrazione per la rimozione delle barriere architettoniche al 75% che auspichiamo venga anch’essa ricompresa nella misura del 110%”.
Resta ancora disponibile il bonus facciate con una riduzione della detrazione dal 90% al 60%. Non sono state accolte le richieste di mantenimento della percentuale più alta ma rimarrà uno dei temi nell’agenda di Confartigianato. Positiva la stabilizzazione in prospettiva di tutti i bonus.

“La Manovra va nella direzione della ripresa. E lo fa con misure incentivanti e con proroghe a crediti d’imposta, come ad esempio quello della Transizione 4.0. fino al 2025, per dare ‘fiato’ al motore dell’economia: le imprese – aggiunge Cavion -. Bene il fatto che le misure siano state rese stabili per un lasso di tempo adeguato ad una corretta ed efficiente pianificazione degli investimenti anche se a scapito dell’entità del beneficio. Sostenere le realtà economiche vuol dire generale valore e lavoro con prevedibili positive ricadute su tutto il tessuto comunitario. Per questo riteniamo quanto meno discutibile il dimezzamento delle aliquote percentuali dal 2023 del credito d’imposta che sottrae liquidità indiretta alle imprese e non ne favorisce la modernizzazione”.
“Restano le preoccupazioni sulle materie prime e sul caro energia – conclude Cavion -. Pur apprezzando l’impegno di ridurre l’onere fiscale sull’energia almeno per i redditi più bassi, permane il problema della competitività rispetto ai paesi confinanti che hanno un costo energia sensibilmente minore. Affrontando i temi contingenti, è necessario pensare a politiche energetiche di medio lungo periodo”.

Foto di Quirinale.it. Attribution