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ISTAT, VENETO SECONDA REGIONE ITALIANA PER EXPORT (13,6%)

Un ottimo +2,7% nel 2014 sul 2013

L’Istat ha diffuso gli ultimi dati sull’export delle regioni italiane. Il periodo di riferimento preso in considerazione è Gennaio-Dicembre, anni 2013 e 2014. La regione che ha esportato maggiormente nel 2014, dopo la Lombardia (27,5%), è il Veneto con il 13,6% del totale nazionale, pari in valore assoluto a 54.117 milioni di euro. Nonostante l’anno di crisi, nel 2014 si è registrato, sempre per il Veneto, uno straordinario +2,7% rispetto al 2013 (valore assoluto pari a 52.683 milioni di euro). Questa percentuale di crescita del 2,7% è superiore sia alla media nazionale, attestatasi al +2% (il riferimento è sempre all’anno 2014 sul 2013), sia a quella della prima regione esportatrice d’Italia, la Lombardia, che ha registrato un +1,4% di incremento. Nel quarto trimestre del 2014, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite di beni sui mercati esteri risultano in aumento per l’Italia nord-occidentale (+1,4%), nord-orientale (+3,7%) e centrale (+1,6%), mentre le regioni meridionali e insulari registrano una lieve flessione (-0,3%). Nell’intero anno 2014, la crescita dell’export nazionale (+2,0%) è diffusa a tutte le aree territoriali, a eccezione dell’Italia insulare (-13,8%). L’Italia nord-orientale registra la crescita più ampia (+3,5%), seguita dalle ripartizioni centrale (+3,0%), nord-occidentale (+2,2%) e meridionale (+1,1%). Le regioni che contribuiscono maggiormente all’espansione dell’export nazionale nel 2014 sono Emilia-Romagna (+4,3%), Lombardia (+1,4%), Veneto (+2,7%), Piemonte (+3,3%) e Marche (+7,5%). Tra quelle che forniscono invece un contributo negativo si segnalano Sicilia (-13,9%) e Sardegna (-13,6%).
 
Più nel dettaglio, nel corso del 2014, Emilia-Romagna (+6,4%), Lombardia (+2,8%), Lazio (+10,4%), Veneto (+3,9%), Piemonte (+3,7%) e Marche (+12,3%) sono le regioni che contribuiscono maggiormente all’aumento delle vendite verso i paesi Ue (+3,8%). Per Basilicata (+32,0%) e Molise (+15,5%) si rileva un notevole aumento delle vendite verso la stessa area di interscambio.
 
Per quanto concerne la dinamica dell’export nazionale verso i mercati extra Ue (-0,1%), le regioni che determinano in misura maggiore questo risultato sono: Sicilia (-18,8%), Lazio (-9,3%) e Sardegna (-8,3%), mentre si rileva un importante aumento dell’export verso quest’area di interscambio per la Liguria (+20,4%). Toscana (+3,3%), Piemonte (+2,7%) ed Emilia-Romagna (+1,9%) presentano una dinamica positiva anche se molto più contenuta.
 
Cosa si esporta di più
Per quanto riguarda i settori, nel 2014, l’aumento delle esportazioni di autoveicoli da Piemonte ed Emilia-Romagna, e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lazio e Marche fornisce un impulso positivo alle vendite nazionali sui mercati esteri (0,7 punti percentuali).
 
Cosa si esporta di meno
Nello stesso periodo, la contrazione delle vendite di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna e di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, da Toscana e Piemonte contribuiscono a frenare l’export nazionale.
 
Chi esporta dove
Nel corso del 2014 le esportazioni del Lazio verso il Belgio e di Lombardia, Piemonte, Toscana ed Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti sono in forte espansione. Per contro, le vendite della Lombardia verso la Svizzera e del Lazio verso il Giappone rallentano la crescita delle esportazioni. Le città che spingono sull’export. Nell’anno 2014, le province che contribuiscono in misura maggiore a sostenere le vendite sui mercati esteri sono Bergamo, Torino, Genova, Modena, Frosinone, Vicenza e Ascoli Piceno. Siracusa, Cagliari, Roma e Arezzo contribuiscono invece alla contrazione dell’export.