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24° FESTIVAL NAZIONALE “MASCHERA D’ORO”: TRA RISATE E SPUNTI DI RIFLESSIONE DAI GRANDI CLASSICI AL CONTEMPORANEO

È stato presentato giovedì 26 gennaio alla stampa il cartellone della 24ª edizione del Festival nazionale Maschera d’Oro, kermesse promossa da Fita Veneto d’intesa con Regione, Provincia, Comune, Confartigianato provinciale e Il Giornale di Vicenza come media-partner, che anche quest’anno chiamano a raccolta, da sabato 11 febbraio sul palcoscenico del San Marco di Vicenza, il meglio del teatro amatoriale.

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Sette i finalisti della kermesse, usciti dalle strette maglie di una selezione fra quasi ottanta candidati iscrittisi da ogni parte d’Italia. A contendersi la vittoria saranno dunque: Teatroimmagine di Salzano (Venezia) ne “Il barbiere di Siviglia” di Benoit Roland e Roberto Zamengo, spettacolo di commedia dell’arte ispirato all’opera buffa di Gioachino Rossini e altro, per la regia dello stesso Roland (11 febbraio); Il Dialogo di Napoli in “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo, regia di Ciro Ruoppo (18 febbraio); La Barcaccia di Verona ne “El Ciacolon imprudente, ovvero Il contrattempo” da Carlo Goldoni, regia di Roberto Puliero (25 febbraio); G.A.D. Città di Pistoia in “Don Chisciotte della Mancia” da Cervantes e Bulgakov, regia di Franco Checchi (3 marzo); Teatrotergola di Padova in “Betìa” da Ruzante, regia di Gabriele Fanti (10 marzo);  I Cattivi di Cuore e Teatro del Banchèro di Imperia in “From Medea” di Grazia Verasani, regia di Gino Brusco (17 marzo); Compagnia Altinate di Treviso in “Una delle ultime sere di Carnovale” di Carlo Goldoni, regia di Francesco Pinzoni (24 marzo). La giuria tecnica, composta da esperti del settore, annuncerà i vincitori la sera di sabato 31 marzo sempre al San Marco; quella stessa sera andrà anche in scena, fuori concorso, la giovane compagnia Einaudi-Galilei di Verona, diretta da Renato Baldi ed Ermanno Rigattieri in “Non per caso a Pinocchio cresce il naso”, spettacolo musicale di Paolo Panizza. Sipario sempre alle 21.
È dunque l’intreccio tra classico e contemporaneo la nota distintiva di questa attesa nuova edizione del festival, che porterà sul palco esempi di drammaturgia che spaziano dal ‘400-’500 di Ruzante al ‘500-’600 di Cervantes (rimaneggiato da Bulgakov), dal ‘700 di Goldoni all’’800 di Rossini (frammisto ad altri riferimenti letterari) riletto attraverso il registro sempre coinvolgente della commedia dell’arte, fino al ‘900 di De Filippo e a una testimonianza della scrittura teatrale di oggi che riprende un tema classico della tragedia greca.
Notevole il livello qualitativo promesso dalla kermesse, come sottolineato dal drammaturgo e consulente artistico di Fita Veneto Luigi Lunari, così come da tutti i partecipanti all’incontro con la stampa, concordi anche nel ribadire il segnale positivo che il ripetersi dell’appuntamento rappresenta, in questi tempi non facili per la cultura. In particolare, apprezzamento per lo sforzo compiuto dal Comune di Vicenza – rappresentato dall’assessore al Turismo Massimo Pecori – per mantenere il festival nella città del Palladio è stato espresso dal presidente di Fita Veneto Aldo Zordan, che allo stesso modo ha ringraziato tutti i partner ormai storici della manifestazione: dalla Regione del Veneto, rappresentata da Loredana Cecchetti, responsabile dell’Ufficio Spettacolo dal Vivo, alla Provincia, che ha inviato il saluto dell’assessore alla Cultura Martino Bonotto, fino ad Agostino Bonomo, presidente della Confartigianato vicentina, dal ’95 partner del festival con il proprio Premio Faber Teatro, che consente alla formazione vincitrice della kermesse di allestire un proprio spettacolo sul palcoscenico dell’Olimpico. Da tutti un plauso alla manifestazione e all’impegno profuso da Fita Veneto per la sua realizzazione. E particolarmente gradite le parole della dott. Cecchetti: “Non per facile ottimismo – ha dichiarato infatti la rappresentante della Regione – ma mi sento di dire che probabilmente il grosso dei tagli è avvenuto l’anno scorso, anche perché la Giunta è ben consapevole di quanto il settore della cultura rappresenti una risorsa per il territorio. Resta comunque che la strada da seguire è quella di una valida sinergia tra pubblico e privato”.
Accanto ai premi alle compagnie, anche quest’anno il festival porterà con sé altri riconoscimenti. In primo luogo, la nuova edizione del concorso di critica per gli studenti delle Superiori, realizzato d’intesa con l’Assessorato ai Giovani e all’Istruzione del Comune e quest’anno inserito nella nuova serie di “Incontri di cultura e pratica teatrale” promossa dalla stessa Fita Veneto in collaborazione con Ufficio Scolastico Territoriale di Vicenza, Regione del Veneto, Provincia, Confartigianato Vicenza e altri partner: si tratta di appuntamenti pomeridiani gratuiti (iscrizioni su www.fitaveneto.org) aperti agli studenti del triennio delle superiori di tutta la provincia e mirati all’ottenimento di crediti formativi, con lezioni di storia del teatro, scrittura drammaturgica e musicale, giornalismo, tecnica costumistica, audio-luci, multimedialità e “mestieri del teatro”.
Nuova edizione anche per il premio dedicato alla memoria di Renato Salvato, a lungo segretario regionale della Federazione: il riconoscimento è assegnato a chi si distingua per il proprio impegno in favore del teatro. E consegna in occasione del festival vicentino anche del nuovo “Premio Paolo Giacomini” indetto dalla Fita nazionale, come annunciato dal vicepresidente Gianfranco Ara.
Abbonamenti a 65 euro (55 i ridotti) e biglietti a 9 (7.50 i ridotti), stessi prezzi della scorsa edizione. Prevendita e informazioni nella sede regionale della Fita – Federazione Italiana Teatro Amatori, in Stradella delle Barche, 7 a Vicenza (tel. 0444 324907, al mattino). Informazioni anche su www.fitaveneto.org.

 

Ventiquattresima edizione per la Maschera d'Oro