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Caro Energia: al via la campagna regionale “Nessuna impresa chiuda”

A livello regionale si è dato il via a una campagna che affronta il problema da diverse angolazioni: sindacale, lavoro, credito, fiscale e di servizi dedicati come il consorzio di acquisto di energia CAEM.

12 settembre 2022

13.388 mpi, 19,2% su imprese territorio, con 75.124 addetti che compongono il 23,4% della forza lavoro: queste le aziende vicentine a rischio di un calo produttivo per il caro energia e che potrebbero dover rinunciare a lavorare; la folle corsa dei prezzi di gas ed elettricità non ammette esitazioni.

“Si devono confermare e potenziare le misure già attuate da questo Esecutivo e c’è bisogno che l’Europa batta un colpo perché è evidente che il nostro Paese non può rinunciare al sistema produttivo. Di questo passo le difficoltà delle imprese e in particolare del tessuto delle micro e piccole saranno sempre di più – afferma il presidente provinciale Gianluca Cavion -. Sono necessarie misure a breve termine come la conferma almeno fino  a fine anno, intanto, delll’azzeramento degli oneri generali di sistema per luce e gas, la proroga e un auspicabile aumento della percentuale del credito d’imposta sui costi di elettricità e gas per le imprese non energivore e non gasivore, che avrebbe una reale portata positiva se si attestasse almeno al 50% per entrambe le tipologie di fornitura; ciò che oggi abbiamo a disposizione è veramente troppo poco!”.

“Inoltre va fissato al più presto un tetto europeo al prezzo del gas e su questo aspetto è incredibile che si sia spostato ad ottobre il confronto con i partner europeo. I tempi della politica, anche in questo caso,  non sono rispondenti alle esigenze del Paese. L’Europa può e deve giocare un ruolo più deciso in questo campo – continua Cavion-. Il tema del gettito calcolato sugli extraprofitti, per non aggravare la situazione del bilancio pubblico è anch’esso importante; un gesto di responsabilità anche delle imprese energetiche a salvaguardia dell’intero sistema produttivo nazionale. Anzi il tema degli extraprofitti, in un momento di crisi mai vista, come quella di oggi, andrebbe allargato anche nei confronti di altri importanti e grandi soggetti. È  il momento di salvaguardare gli interessi della collettività nel suo complesso e del nostro Paese.”

“In questo contesto di emergenza – incalza Cavion – servono anche visione e chiarezza di chi siede e siederà a Roma. Partiamo da gesti semplici: si incentivino in modo deciso l’autoproduzione di energia elettrica e le comunità energetiche e, in particolare per questo, la burocrazia deve essere ridotta a zero”.

“Le imprese faranno la loro parte e l’Associazione sarà al loro fianco fornendo consulenze specifiche – conclude Cavion – . I nostri uffici sono a disposizione dei soci nei diversi ambiti utili per arginare questo difficile momento dal consumo energetico, all’efficientamento, alla liquidità, alla gestione del personale e alle pratiche per il credito d’imposta. Invito i colleghi a rivolgersi alla loro associazione che ancora una volta saprà essere al loro fianco”.