Skip to main content







BONOMO (CONFARTIGIANATO VICENZA): “SONO 65 I MILIONI DI EURO CHE I NOSTRI COMUNI POTREBBERO IMPIEGARE CON LO SBLOCCO DEL PATTO DI STABILITÀ, PER LAVORI PUBBLICI DA AFFIDARE ANCHE ALLE PICCOLE IMPRESE”

Secondo gli intendimenti della Legge di Stabilità espressi dal governo anche nei recenti incontri avuti con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, si va verso un superamento dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità con la possibilità, per le amministrazioni comunali, di sbloccare gli avanzi di bilancio esistenti nelle loro casse e di utilizzarli in opere pubbliche (ad un’attenta lettura del comma quinto dell’articolo 49 della bozza di Legge di Stabilità)  concentrate sull’edilizia scolastica. I Comuni che hanno chiuso il bilancio consuntivo con un segno positivo potranno dunque investire quei denari sul proprio territorio, senza essere più costretti a tenerli “congelati”: questo, naturalmente, dopo i dovuti accertamenti contabili dei residui di bilancio.
A conti fatti, secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, il territorio provinciale potrebbe trovarsi ad avere ben 65 milioni di euro in più da impiegare.
“L’avanzo dei Comuni vicentini è davvero considerevole, e questo testimonia ancora una volta la virtuosità di molte nostre amministrazioni”, commenta il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo.
Quanto all’utilizzo di quei 65 milioni, “ben venga – prosegue Bonomo – che siano investiti in quegli edifici scolastici che mostrano i segni del tempo o carenze in tema di sicurezza, ciò per una doverosa attenzione al sistema formativo dei nostri ragazzi. In tale ambito, ci sono tipologie di intervento che, per importo e per consistenza, possono benissimo essere svolte dalle nostre ditte artigiane. L’invito ai Comuni è perciò quello di studiare i giusti meccanismi di aggiudicazione di quei lavori, affinché sia data priorità alle piccole imprese del territorio. Ma il nostro auspicio è che lo sblocco possa interessare anche altri aspetti: sono parecchie le situazioni, dallo stato dei marciapiedi a quello di certe arterie stradali fino alla manutenzione delle aree verdi, che reclamano attenzione. E anche in questi casi si tratta di interventi certamente alla portata delle nostre aziende artigiane”.
“Il complesso delle imprese dell’edilizia, e le professionalità artigiane ad esso collegate, come noto, ha subito i maggiori contraccolpi di questo periodo di contrazione di mercato. Riteniamo quindi che, alla lungimiranza di un provvedimento che sblocchi le risorse disponibili nelle casse dei nostri comuni, debba anche seguire una particolare attenzione per questo comparto che ha le potenzialità per far ripartire il mercato interno”, conclude Bonomo.