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Al via la campagna “Creazione di una rete di defibrillatori”

10 gennaio 2020
di Ufficio Stampa Confartigianato Imprese Vicenza

È al via la campagna “Creazione di una rete di defibrillatori- Opportunità di salvare vite” promossa da Confartigianato Imprese Vicenza che ha ottenuto il sostegno e il finanziamento degli Spisal delle ULSS 7- Pedemontana e ULSS 8- Berica.

Una rete di defibrillatori automatici posizionati in modo strategico in diversi punti della provincia, in aziende o zone frequentate dal pubblico, che si aggiunge a quella già esistente dando vita a una sorta di “primo soccorso” diffuso quanto mai importante in caso di attacco cardiaco, e integrata con la rete telecontrollata del SUEM 118, con il quale si è collaborato per capire quali siano le “zone scoperte” e quindi dove meglio installare i nuovi dispositivi. Un progetto importante e reso possibile grazie ai fondi dello Spisal provenienti dai provvedimenti sanzionatori tra il 2012 e il 2016, e valutato dal Comitato provinciale di Coordinamento per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Quello della sicurezza è un tema sul quale la nostra attenzione è sempre alta – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Agostino Bonomo- e che non si esaurisce in azienda con il rispetto delle norme e con formazione specifica, ma trova sostengo attraverso una concreta diffusione della ‘cultura della sicurezza’ in cui si inserisce anche questo progetto”.
L’iniziativa, sostenuta dalle due ULSS attraverso gli Spisal, consente alle imprese di accedere a un massimo di una postazione di defibrillazione, interna o esterna, gratuitamente fino a esaurimento fondi (più di 100.000€) che permetteranno l’installazione di almeno 25 apparecchi in provincia. Le domande si possono fare direttamente rivolgendosi a Confartigianato Vicenza (Ufficio Sicurezza – YourSafety) entro il 1° marzo attraverso l’apposita modulistica. Le aziende candidate saranno poi selezionate in base alle priorità stabilite dal SUEM.
Il direttore di Confartigianato Vicenza, Pietro Francesco De Lotto, ricorda che “Quella realizzata con la collaborazione degli Spisal è un’iniziativa che va ad affiancarsi al nostro progetto Imprenditori di Cuore attivo da tempo e grazie al quale ben 119 aziende, in maniera del tutto volontaria ed autofinanziata, hanno installato altrettanti defibrillatori all’interno dei propri locali, e in qualche caso anche in esterno, a ribadire l’importanza di un intervento quanto più possibile tempestivo in caso di arresto cardiaco per la tutela della salute dei lavoratori e di chi frequenta le imprese”. Contestualmente sono state formate almeno due persone (con corsi di cinque ore) in ogni impresa per il corretto utilizzo del dispositivo.
“Come Confartigianato abbiamo provveduto a installare 25 defibrillatori nelle nostre sedi associative sul territorio – aggiunge De Lotto. L’ultimo intervento in ordine di tempo è la collocazione di un dispositivo automatico presso la sede provinciale, in via Fermi. Il quartiere, frequentato da una comunità di cittadini che vi abitano e da lavoratori, conta numerosi uffici, sedi di mezzi di comunicazione locale, una scuola a poca distanza e un supermercato. Considerato quindi il numero di persone che quotidianamente frequenta la zona, compresi i nostri imprenditori associati, e il fatto che il SUEM abbia segnalato i Pomari quale quartiere scoperto di tali strumenti, abbiamo deciso di fornire alla comunità un defibrillatore”.
“È con iniziative come Imprenditori di Cuore, e il progetto finanziato dagli Spisal, che Confartigianato e i suoi imprenditori danno testimonianza concreta di una responsabilità sociale che non tocca solo i rispettivi collaboratori ma anche la comunità in cui spesso vivono e operano”, conclude De Lotto.
In caso di necessità, quindi, chiunque avrà modo di utilizzare il defibrillatore di via Fermi potendo così intervenire nel minor tempo possibile dall’insorgenza dell’arresto cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi specializzati. Come tutti gli altri, anche questo defibrillatore è geo localizzabile e direttamente collegato con i SUEM che ne monitora lo stato di funzionamento, l’eventuale utilizzo ma anche le manomissioni.
Secondo l’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, “Con questa iniziativa, Confartigianato Vicenza manda un segnale forte e positivo in tema di prevenzione e sicurezza della salute nelle aziende. Purtroppo le notizie di tragedie sul lavoro sono sempre più frequenti, in Italia come in Veneto, e questa rete di defibrillatori, veri e propri strumenti salvavita, è un elemento di speranza perché in molte circostanze la presenza di un defibrillatore fa la differenza tra la vita e la morte. Significativo, anche come messaggio culturale, il fatto che i fondi provengano dalla sanzioni erogate dagli Spisal in un biennio”.
“Il primo obiettivo dello Spisal è sempre la prevenzione degli incidenti sul lavoro e delle malattie professionali – spiega il dott. Liviano Vianello, presidente del Comitato provinciale di Coordinamento per la sicurezza nei luoghi di lavoro e direttore dello Spisal dell’ULSS 7 Pedemontana -. Anche quando visitiamo le aziende, lo scopo non è mai quello di elevare sanzioni, anche se talvolta siamo costretti a farlo, ma è sempre quello di fornire consigli e indicazioni utili a eliminare situazioni di potenziale pericolo. In questa prospettiva, e a testimonianza dell’impegno delle imprese del territorio nell’ambito della prevenzione, sicuramente il progetto di collocare all’interno delle aziende di una rete di defibrillatori costituisce uno strumento di fondamentale importanza per aumentare il livello di tutela della salute dei lavoratori”.
“Creazione di una rete di defibrillatori- Opportunità di salvare vite di Confartigianato è un’iniziativa bella e importante. La disponibilità per il pubblico di defibrillatori automatici fa sì che l’utilizzo sia alla portata di tutti: a fronte di una situazione di emergenza, infatti, basta applicare le piastre al petto di chi sta male e automaticamente il dispositivo rileva i parametri vitali agendo di conseguenza – spiega il dott. Federico Politi Direttore del SUEM di Vicenza -. Il tutto è collegato alla rete gestita dalla centrale operativa del SUEM che rileva tutte le informazioni utili tanto sullo stato di funzionalità dello strumento quanto, in caso di utilizzo, per l’intervento. Anche se, è bene ricordarlo, in caso di emergenza è sempre necessaria una chiamata di allerta. Il fatto che con il progetto di Confartigianato si vada ad integrare la rete provinciale di dispositivi DAE è quindi di grande utilità per tutti”.
“Si tratta di un’iniziativa che la mia Amministrazione sposa in pieno – afferma il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – e che ben si inserisce nell’azione di prevenzione iniziata con il progetto “Vicenza città cardio protetta” che ha l’obiettivo di garantire ai cittadini e ai turisti colpiti da malore cardiaco la migliore e più tempestiva assistenza possibile. É fondamentale creare una rete locale di emergenza e defibrillazione precoce per garantire una mappatura costante ed efficiente di tutti i defibrillatori presenti in città e un soccorso capillare da parte di chi sarà formato all’utilizzo dello strumento salvavita, rendendo visibili e accessibili i defibrillatori sul territorio. Voglio fare i complimenti a Confartigianato Impresa Vicenza che continua a promuovere la cultura della sicurezza anche, e non solo, negli ambienti di lavoro”.