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VELO E PARPAGIOLLA: “CONFARTIGIANATO ACCONCIATORI ED ESTETISTI DEL VENETO: UNA VITTORIA SULLA BUROCRAZIA”

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27/03/2006VELO E PARPAGIOLLA: "CONFARTIGIANATO ACCONCIATORI ED ESTETISTI DEL VENETO: UNA VITTORIA SULLA BUROCRAZIA"_x000D_
Una delibera della Giunta Regionale semplice, chiara e concisa. E il mondo dei servizi alla persona aggiunge un’altra piccola vittoria alla quotidiana lotta alla burocrazia ingombrante e ottusa. In poche righe, infatti, con il provvedimento n. 714 del 14 marzo, viene modificato lo schema di regolamento acconciatori ed estetisti (approvato nella delibera di Giunta regionale n°655 del 1992), abrogando gli articoli che prevedevano il rinnovo obbligatorio annuale della tessera sanitaria per titolari e collaboratori dei saloni di acconciatura ed istituti di estetica. La nuova normativa regionale, che ora dovrà essere recepita da ogni singolo Comune, prevede l’obbligo della visita medica solamente al momento di ingresso nella professione e non tutti gli anni, come accadeva fino ad oggi. "Siamo molto soddisfatti di questo provvedimento che ha "liberato" in veneto quasi 20mila persone tra titolari, soci e dipendenti di imprese operanti nei due settori. La situazione -commenta Anna Parpagiolla, Presidente delle estetiste del Veneto (oltre che nazionale) di Confartigianato- ormai era insostenibile. Da mesi giungevano alle nostre Associazioni provinciali, con sempre maggior frequenza, richieste di chiarimento sulla obbligatorietà o meno della tessera sanitaria. Ora finalmente è stata fatta chiarezza. Tutti gli addetti dovevano sottoporsi annualmente all’odiato "giogo" burocratico, nessuno escluso. Un assurdo spreco di tempo e denaro (il rinnovo costava mediamente 30 euro e faceva perdere almeno mezza giornata di lavoro). E chi non vi provvedeva per tempo era passibile di ammenda fino a cinquecento euro che poteva essere inflitta, a seguito di un verbale di infrazione, da qualsiasi forza pubblica (vigili urbani, carabinieri, vigili sanitari, N.a.s.)."."Da tempo -continua Gualfrando Velo, Presidente nazionale e regionale degli acconciatori di Confartigianato- si stava studiando una soluzione a tale problema, per giungere all’eliminazione di una formalità che anche gli stessi Enti (Comuni, Ussl, etc) giudicavano inutile. Nelle intenzioni la visita periodica doveva avere finalità di prevenzione ma non ha mai avuto elementi suffragati da prove scientifiche che ne potessero confermare l’efficacia"."Quindi -conclude Gualfrando Velo- accertato che la tessera sanitaria non perseguiva lo scopo per la quale era stata introdotta, è positivo che si sia scelto di eliminarla. Questo comporta un vantaggio immediato per tutti sia sui costi che sui tempi."