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Una task force di aziende per la tutela degli edifici storici

La proposta arriva da Confartigianato alle Amministrazioni

Due recenti eventi, i crolli lievi di elementi facciali del palazzo Bonaguro e della Chiesa San Giovanni in Piazza Libertà, che fortunatamente non hanno avuto conseguenze sulle persone, hanno riportato l’attenzione sulla necessaria verifica periodica della sicurezza e della manutenzione degli edifici storici.

Sulla questione i dirigenti di Confartigianato hanno fatto sentire la propria voce: “Sul tema ci sono aspetti delicati che vanno presi nella debita considerazione – spiega Sandro Venzo, presidente del Mandamento di Bassano del Grappa – il primo è quello della sicurezza e dell’incolumità pubblica, secondo è la tutela preventiva di opere e monumenti che sono anche un’attrattiva per il turismo. Penso quindi debba esserci un progetto di controllo e di intervento preventivo rispetto a questo patrimonio, un’azione che sarebbe, tra l’altro, favorita dalla presenza sul territorio di un gran numero di aziende artigiane del settore edile con requisiti professionali adatti“.

Nei soli Mandamenti di Bassano del Grappa e di Marostica, cioè nei territori che comprendono due città principali e i 16 comuni limitrofi, gli artigiani dell’edilizia e dei settori affini sono quasi 550. Se si conteggia il totale delle ditte, anche quelle più strutturate che hanno certificazioni SOA, sul territorio sono presenti ben 130 aziende e molte possono vantare esperienza di lavori con le Sovraintendenze per interventi su opere tutelate.

“Le aziende del territorio sono in grado di gestire un servizio di monitoraggio di questi beni –  spiega Sergio Serradura, presidente locale del settore Edilizia di Confartigianato e vice presidente provinciale del comparto-, si potrebbe quindi pensare ad un gruppo di aziende specializzate che possa garantire un servizio di controllo periodico ai monumenti più delicati per poter prevenire situazioni di degrado. Ci rendiamo, perciò, fin d’ora disponibili a dialogare con Amministrazioni e con istituzioni private (Fondazioni, Parrocchie) per organizzare un incontro con le aziende al fine di capire come si potrebbe gestire al meglio un servizio di questo tipo. Un intervento periodico inoltre permetterebbe di prevenire situazioni di collasso generale dell’immobile, evitando spese improvvise e cantieri di lungo termine che creano sempre situazioni di disagio, anche per i turisti”.

In questo contesto non va dimenticato il Ponte degli Alpini: “Finalmente stiamo arrivando al riconoscimento ufficiale di monumento nazionale di quest’opera- aggiunge Sandro Venzo – e per questo va il nostro plauso a tutte le autorità e agli amministratori che si sono prodigati per ottenerlo. Auspichiamo che questo riconoscimento vada a combaciare con una fase di ripristino completo del Ponte e che, anche per quest’opera così importante, si attivi un progetto di verifica periodica fatta da un pool di aziende capaci di valutare, con il coordinamento dell’Amministrazione eventuali fragilità, Tutto ciò con il fine ultimo di intervenire tempestivamente, concretamente e con competenza in caso di bisogno.”