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TRASPORTI. A RISCHIO I CONTROLLI SULLA SICUREZZA NELL’AUTOTRASPORTO.

Farsin: “Anche in Veneto pronti a fermare mezzi e merci”.
Appello ai Parlamentari veneti per tutelare 9mila imprese regionali

“Categoria in agitazione, automezzi spenti, merci ferme e protesta diffusa se non interverranno anche i Parlamentari veneti”. E’ chiarissima la posizione di Maria Teresa Faresin, leader di Confartigianato Trasporti del Veneto su quello che potrebbe accadere in tutta Italia e nella nostra regione nelle prossime settimane se il Parlamento non porrà rimedio all’errore commesso dal Governo che, modificando nel decreto sulla “spending review“ la procedura dei controlli per il rispetto dei costi della sicurezza nell’autotrasporto, ha reso inapplicabile l’art 83 bis della Legge 133/2008 (Tutela della sicurezza stradale e della regolarità del mercato dell’autotrasporto di cose per conto terzi), nel testo voluto dallo stesso Parlamento.

”E’ inaccettabile – prosegue Faresin – che il risultato del lavoro degli ultimi tre anni per garantire una maggiore sicurezza sulle strade sia stato vanificato da una modifica errata della norma”.
“Siamo convinti che l’errore sia dovuto ad una svista e non ad una precisa volontà – precisa la Presidente – per questo ci appelliamo con forza a tutti i parlamentari veneti di ogni schieramento affinché si impegnino a rimediare facendo accettare in Parlamento la proposta di modifica che sarà presentata d’intesa con il Ministero competente”.
“La Legge –conclude Faresin-, nella sua formulazione originaria, è una vera conquista sociale. Consente infatti alle oltre 9mila imprese di autotrasporto ancora attive nella nostra regione (e di tutte quelle italiane) di lavorare nelle regole, rispettare le norme vigenti in materia sociale e di sicurezza stradale. Alla nostra committenza non può essere permesso di scendere sotto i limiti sociali. Ne va della nostra sicurezza e di quella degli atri”.

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