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TEMPI PAGAMENTO. CONFARTIGIANATO BOCCIA LA CERTIFICAZIONE DEI CREDITI

Sbalchiero: “Un sistema per pagare senza pagare che peggiora le cose illudendo le imprese.
La soluzione? la compensazione assoluta debiti-crediti”.

“La procedura messa a punto dal Governo per avviare il pagamento dei circa 70 miliardi di crediti vantati da imprese e fornitori non funziona! La complessità dell’iter ed il numero elevato di enti in ritardo con gli adempimenti,  allontanano la possibilità, per le imprese, di incassare in tempi brevi”. A denunciarlo Giuseppe Sbalchiero, Presidente della Confartigianato Imprese Veneto.
“A fare da contraltare ai primi risultati del provvedimento, illustrati a Milano a metà febbraio in pompa magna dal Ministro dello Sviluppo Corrado Passera, -spiega il Presidente- c’è la prova dei fatti. Oggi, dopo oltre due mesi dalla attivazione, le cose non funzionano affatto. Se si cerca di  inserire, ad esempio, i dati di enti veneti nel motore di ricerca della piattaforma per la certificazione (http://certificazionecrediti.mef.gov.it/CertificazioneCredito/home.xhtml), il risultato è più che deludente: il motore di ricerca è off-line. Da quello che è possibile sapere poi –prosegue Sbalchiero- sono davvero poche le amministrazioni che si sono registrate. Solo 900 i Comuni in Italia (pochi anche quelli veneti), su 8.000; solo due le Regioni, Puglia e Umbria. E mancano all’appello sia il Servizio sanitario nazionale che molti enti e amministrazioni centrali”. Una assenza non banale dato che la registrazione dell’Ente debitore è la precondizione per certificare il credito. Primo passo, questo, che deve compiere un’impresa per riscuotere, e la piattaforma è lo strumento che permette di richiedere un’anticipazione, scontare il credito in banca, oppure convertirlo in una compensazione fiscale. Un quadro sconfortante che trova conferma nei numeri. L’operazione sblocca-debiti, a gennaio, ha portato alla chiusura di 71 operazioni per circa 3 milioni di euro, a fronte di 467 istanze presentate per complessivi 45 milioni. In soldoni, è stato sbloccato solo lo 0,04% delle somme dovute. Una goccia nell’oceano.
“Siamo sempre stati convinti –precisa Sbalchiero- che i 70 miliardi di debiti della PA, incagliati tra patto di stabilità, difficoltà di cassa, e inciampi gestionali, non sarebbero mai potuti essere aggirati attraverso la certificazione. Ma la realtà è anche peggio. Gli enti inadempienti non rischiano alcuna sanzione e intanto le imprese non solo chiudono schiacciate dai crediti ma vengono per giunta illuse che ci sia una soluzione al loro problema”.
“Mi sento –conclude il Presidente Sbalchiero- di rinnovare la proposta di Confartigianato per dare una risposta concreta alle imprese: la compensazione assoluta debiti-crediti. E’ una strada molto diretta e semplice, bisognerà solo essere rigorosi nelle sanzioni contro chi se ne approfittasse. Chi ha da versare 10.000 euro di iva e ha da incassarne 30.000 dallo Stato, non verserà i 10.000 e il suo credito inizierà a ridursi. E’ una strada drammaticamente semplice per le pubbliche amministrazioni. Però quando dico “drammaticamente semplice”, intendo dire che non si sceglie più un meccanismo tortuoso per pagare senza pagare”.