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SEI PROPOSTE PER L’EDILIZIA IN VENETO: CONFRONTO CON L’ASSESSORE REGIONALE AI LAVORI PUBBLICI MASSIMO GIORGETTI

05/07/2010SEI PROPOSTE PER L'EDILIZIA IN VENETO: CONFRONTO CON L'ASSESSORE REGIONALE AI LAVORI PUBBLICI MASSIMO GIORGETTINel recente passato, l'edilizia è stato uno settori trainanti dell'economia regionale.Ma è stato anche l'ambito produttivo e dei servizi che maggiormente ha risentito delle difficoltà congiunturali e della crisi generalizzata che ha investito anche il Veneto.Gli interventi finora intrapresi, come il Piano casa, non hanno dato i risultati sperati.Nella nostra regione, proprio il Piano casa sta facendo registrare una progressione di circa mille domande al mese (un terzo di quelle preventivate).Per questo, Confartigianato del Veneto ha elaborato una proposta, articolata in sei punti, che ha come obiettivo il rilancio dell'edilizia nel Veneto presentata oggi pomeriggio, nel corso di un confronto pubblico, all'Assessore Regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti."Con una riduzione quasi al 55% delle gare pubbliche e con un decremento dei bandi di progettazione che va anche oltre il 60% -ha affermato nella sua introduzione Paolo Fagherazzi, presidente regionale degli edili- c'è bisogno di un intervento forte, immediato e decisivo, su tutti i fattori che possono spingere il rilancio del settore casa in Veneto e, la Regione Veneto e l'assessorato ai Lavori Pubblici, possono trainare queste azioni". Per questo proponiamo: Primo: un processo di aggregazione degli enti locali per dare più efficienza alle amministrazioni e concludere efficacemente almeno i lavori di pubblica utilità: la rete stradale, fognaria, l' illuminazione pubblica.Secondo: una accelerazione nella semplificazione delle procedure di accesso sia ai lavori pubblici che a quelli privati, riducendo il contenzioso. L' apertura di un tavolo per la semplificazione, con tutti i soggetti interessati, rappresenterebbe una innovazione nei rapporti tra Amministrazione, cittadini e imprese che permetterebbe di verificare ad esempio, perché alcuni comuni non stanno utilizzando la piattaforma informatica per richiedere il Durc in via telematica alla cassa edile territorialmente competente.Terzo: il sostegno alla recente iniziativa legislativa del consigliere Bond, assecondando la previsione di una quota di lavori alle piccole imprese venete e, in base al principio  del "km zero", avendo attenzione ai soggetti economici presenti nel territorio. Daniele Parisotto, Presidente degli Impiantisti, ha quindi proseguito nelle richieste all'Assessore aggiungendo: Quarto: dare massima attenzione al "Piano Energetico Regionale", che dia avvio ad una  vera liberalizzazione del mercato dell'energia. In particolare, chiediamo l'implementazione di una linea di finanziamento a fondo perduto, pari al 20% della spesa, a favore delle famiglie e delle imprese che dimostrino di aver installato pannelli fotovoltaici sui tetti delle case o delle aziende.Quinto: Considerando il momento di difficoltà economica, sarebbe opportuno il rifinanziamento degli interventi di edilizia bio-compatibile o bio-edilizia, così come è avvenuto in precedenza con la legge 4 del 2007. A chiuso gli interventi propositivi Donato Pedron, Presidente Regionale Legno che ha aggiunto: Sesto: proponiamo un intervento di riqualificazione, sotto il profilo energetico ma anche estetico, degli edifici esistenti riguardante gli infissi, con incentivi alla loro sostituzione o adeguamento. Come infatti accade per le limitazioni imposte ai veicoli con motorizzazione euro zero, euro 1 od euro 2, ai fini della lotta all'inquinamento nelle nostre città, anche per gli infissi euro zero, 1 o 2, non a norma ai fini del risparmio energetico, dovrebbero valere analoghe misure. Tutto ciò per contrastare il calo di lavoro che si avrà il prossimo anno al venir meno degli incentivi fiscali del 55%, previsti dalla legge  finanziaria di due anni fa".