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SBALCHIERO SULLA LETTERA D’INTENTI: “E’ TEMPO DI UNITÀ NAZIONALE. BASTA VETI INCROCIATI. LA DRAMMATICITÀ DELLA SITUAZIONE IMPONE CORAGGIO E SCELTE IMPOPOLARI PER CHI GOVERNA E SACRIFICI PER TUTTI”

“Ancora una volta mi riconosco in pieno nelle parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano: “in tale situazione il Governo deve avere coraggio,  non può sottrarsi a misure impopolari” alle quali mi sento di aggiungere che la situazione è talmente grave per cui è ora di finirla con i veti incrociati e la difesa del fortino, i sacrifici ci devo essere e sono per tutti”. Questo il monito del presidente della Confartigianato del Veneto Giuseppe Sbalchiero indirizzato alla leader della CGIL che ha subito posto il suo no al provvedimento contenuto nella lettera del Governo alla UE sulla riforma del lavoro con licenziamenti per motivi economici.
“E’ tempo di unità nazionale. Non possiamo più permetterci -prosegue Sbalchiero- di continuare ad ingessare il Paese in questo modo. Bisogna tornare ad una chiara distinzione di ruoli. La politica torni a fare politica e si mostri consapevole delle decisioni, anche impopolari, da prendere ora nell’interesse nazionale e nell’interesse europeo. Le Parti Sociali, tutte, hanno l’obbligo di tutelare imprese e lavoratori a prescindere se sono iscritti o meno, ma non è più possibile continuare con i pregiudizi ideologici. Smettiamola di trasformare la rappresentanza in veti politici”.
“Come non è più ammissibile -incalza il Presidente- assistere a continui distinguo in seno alla stessa maggioranza di Governo. Soprattutto quando ciò riguarda autorevoli Ministri che si lamentano di non essere coinvolti nelle misure proposte. Si pensi piuttosto ad allentare il Patto di Stabilità che impedisce a Regioni, Province, Comuni virtuosi e Camere di Commercio di far circolare le risorse che hanno in cassa per pagare i debiti con le imprese. Il debito Italiano è una responsabilità del ministero dell’Economia e se vuole pagarlo lo faccia vendendo il Patrimonio dello Stato e non facendolo ricadere sulle nostre spalle. Cosi pure come coloro che -conclude Sbalchiero- in queste ore si vantano di “avere il coltello dalla parte del manico”. A questi ricordo che, sino a prova contraria, il coltello prima o dopo torna in mano agli elettori!”