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Per il 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Confartigianato lancia la campagna “L’amore non uccide” (#ArtigianiControViolenza). L’artigianato vicentino al femminile: 7mila imprenditrici e 167 mila donne occupate nelle aziende del comparto

Con lo slogan ‘L’amore non uccide’, Confartigianato Imprese Vicenza propone un’iniziativa in occasione del 25 novembre: Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne. “La giornata dedicata alla sensibilizzazione verso questo importante tema a forte impatto sociale, assume quest’anno una rilevanza particolare dopo i recenti, tragici e noti, fatti che hanno coinvolto due giovani veneti – commenta Sabrina Pozza presidente del Movimenti Donne Impresa di Confartigianato Vicenza-.  Questi fatti di cronaca che sono in aumentano in modo esponenziale, rendono sempre più importante partecipare attivamente a progetti divulgativi e di supporto mettendo a disposizione la nostra esperienza di imprenditrici e donne. Invitiamo quindi le nostre artigiane e i nostri artigiani a manifestare la loro adesione alla campagna appuntando drappi e fiori rossi nella vetrina del negozio o laboratorio in segno di sostegno e solidarietà, condividendo nei social l’hashtag #ArtigianiControViolenza”.
Una realtà, quella vicentina, che a fine 2022 contava 7.183 donne imprenditrici artigiane, la più elevata presenza in Veneto, dietro, a breve distanza, solo a Padova (7.249); con tre donne su 4 (73,4%) che ricoprono la carica di titolare (43%) o di socio (30,4%)”. Complessivamente la quota di imprenditrici artigiane sul totale degli imprenditori artigiani è salita di 0,6 punti percentuali passando dal 22,7% nel 2019 al 23,3% nel 2022. E se negli ultimi 3 anni l’imprenditoria artigiana ha subito un calo del 4,4%, a fronte di un calo del comparto maschile del 5%, le donne imprenditrici artigiane mostrano una maggior tenuta, registrando un calo del 2,2%.
Imprenditrici ma anche lavoratrici dipendenti: in provincia si contano quasi 167 mila donne lavoratrici (pari al 43,3% dell’occupazione totale), dal 2019 ad oggi in aumento, nonostante il crollo nel periodo pandemico. Anche nelle imprese artigiane vicentine inoltre le lavoratrici dipendenti mostrano andamenti in forte crescita.
“Questi i numeri. Ma se le nostre imprese mantengono e si caratterizzano ancora, un ‘clima’ familiare, è proprio da questa famiglia che deve partire un messaggio forte e chiaro contro ogni forma di violenza, sia essa fisica che verbale – aggiunge commenta Roberta Cozza componente di Giunta con delega ai Movimenti Donne Impresa e Giovani Imprenditori-. Anche di questo abbiamo trattato in una serie di iniziative promosse dall’associazione per condividere questo approccio. Possiamo quindi anche noi artigiane e artigiani da un lato essere sostenitori attivi della cultura del rispetto e dall’altro alzare l’attenzione davanti a situazioni che possono destare preoccupare. Un messaggio che vogliamo condividere con i giovani e con i nostri colleghi. Ricordo che anche su questi temi, così come su quelli dell’inclusione, Confartigianato si impegna da tempo proprio grazie ai Movimenti Donne e Giovani, non a caso all’interno dei percorsi di sostenibilità che proponiamo c’è anche la sostenibilità sociale”.

Comunicato 139