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OLTRE CINQUANTA LE DITTE ARTIGIANE VICENTINE DISPONIBILI A COMPLETARE LAVORAZIONI DEI COLLEGHI EMILIANI DANNEGGIATI DAL TERREMOTO”

Dopo l’adesione al fondo “Vicenza per Modena” (anche con contributo diretto di 10mila euro) e la partecipazione del presidente provinciale Agostino Bonomo alla delegazione che ha visitato nei giorni scorsi l’istituto tecnico Galilei di Mirandola, individuato come struttura sui cui far convergere le risorse di istituzioni e categorie economiche per la ricostruzione, l’azione di Confartigianato Vicenza a favore delle zone terremotate sta proseguendo anche su un altro versante, di natura prettamente economica. Ovvero, aiutare le imprese emiliane bloccate nel ciclo produttivo segnalando la disponibilità di aziende vicentine a evadere commesse altrimenti a rischio di blocco.

“La procedura – spiega lo stesso presidente Bonomo- consiste nel raccogliere tali nostre disponibilità e, attraverso il contatto diretto con la consorella Lapam Confartigianato di Modena e Carpi, incrociarle con le richieste provenienti dalle aziende della zona colpita dal sisma. Ovviamente mantenendo le commesse in capo alle imprese emiliane”. Sulla base delle necessità segnalate in prima istanza, Confartigianato Vicenza ha diramato l’invito alle sue imprese associate dei settori Metalmeccanico e Tessile-Abbigliamento, allargandolo successivamente ad altri comparti, come la Ceramica, l’Alimentare, le Arti Sanitarie e il Trasporto Merci.
“Il risultato – aggiunge Bonomo – è stato subito incoraggiante: finora, 56 ditte artigiane, attive in tutte le zone della provincia vicentina, hanno comunicato quali sono le loro linee produttive e i servizi disponibili per eventuali richieste, rappresentando un ventaglio di attività estremamente vario, così come del resto può essere varia la gamma delle esigenze. Non dimentichiamo, infatti, che parliamo di due aree economicamente affini, oltre che fortemente vocate al lavoro e all’imprenditorialità”.
Nella Meccanica, ad esempio, l’offerta di potenziali attività da parte vicentina va dalla tornitura alla fresatura, dalla saldatura alla carpenteria, dalle lavorazioni di precisione alla tranciatura e stampaggio di lamiere, dalle presse ai robot; non mancano le produzioni di minuterie e i serramenti, la realizzazione di stampi, la serigrafia; altre voci ancora riguardano la messa a disposizione di capannoni attualmente non utilizzati, quella di gru e carriponte, fino alle coperture edili, ai trasporti speciali, all’odontotecnica.
Quanto al Tessile/Abbigliamento, proposte giungono per stesura e taglio tessuti, o maglieria tricot, o tessiture in cotone, lana e lino, o applicazioni di bottoni, etichette, rivetti, strass, mentre aziende della Ceramica segnalano possibilità per fasi di lavorazione che vanno dai decori alla cottura, e nell’Alimentare si va dalla molitura alla panificazione fino alle attrezzature per banconi di gastronomia.