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NASCE CARTA ITALIA, CONTRO LA CONTRAFFAZIONE NELL’E-COMMERCE

Individuare i prodotti contraffatti prima della pubblicazione online, per prevenire anche nell’e-commerce la piaga della contraffazione. È questo, in sintesi, l’obiettivo di Carta Italia, l’accordo siglato da Indicam e Netcomm, operatori del commercio elettronico, insieme al ministero dello Sviluppo economico. I firmatari della Carta Italia s’impegnano ad adottare contromisure anti contraffazione che permettano l’identificazione delle offerte dei prodotti non originali, anche prima dello sbarco sul Web. Carta Italia rappresenta “un’occasione importante per la tutela non solo dei consumatori, ma anche delle imprese del Made in Italy che vendono sul mercato internazionale”. Ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Simona Vicari, sottolineando che con questo accordo “l’Italia diventa il secondo Paese in Europa – dopo la Francia – a offrire tutele di sicurezza dei prodotti non contraffatti sul web”. L’e-commerce dei prodotti contraffatti rappresenta “una piaga che cresce in maniera costante, andando a inquinare il mercato dell’offerta legale e incrinando la fiducia dei consumatori verso l’e-commerce, giustamente ritenuto il nuovo mercato più promettente per ogni tipo di azienda”, ha precisato Mario Persico, presidente di Indicam. La fiducia è anche al centro del discorso di Roberto Liscia, presidente del consorzio Netcomm: “L’obiettivo di questa carta è quello di creare un ambito di fiducia da parte dei consumatori italiani e stranieri sul digitale”, visto che l’online può mettere in circolo contro i falsari i suoi “anticorpi naturali”, ovvero “una rete di commenti anche negativi che isolano subito i venditori non virtuosi, una sorta di intelligenza collettiva che porta a premiare il merito e isolare chi tende a non comportarsi bene”. La contraffazione in Italia valeva, secondo uno studio realizzato dal Censis per il ministero dello Sviluppo economico del 2012, ben 7 miliardi di euro e ne toglieva 1,7 al fisco. È un fenomeno che sottrae 110mila i posti di lavoro.