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Malta, Serbia e Slovenia a Vicenza partecipano al progetto di sviluppo europeo dedicato agli operatori della bellezza ‘Enhancing wellbeing through beauty care’. Innovativo, e primo del genere, affronta il tema del benessere in modo completo.

Non solo gli effetti della recente crisi sanitaria, ma sempre più i cambiamenti socio culturali, determinano la progressiva trasformazione del concetto di bellezza e benessere. Per conoscere meglio come e quanto tutto ciò si rifletta nell’attività quotidiana degli operatori del settore benessere, Confartigianato Imprese Vicenza partecipa a “Enhancing wellbeing through beauty care”, progetto di sviluppo europeo, finanziato nell’ambito del programma Erasmus+, che coinvolge anche colleghi maltesi, serbi e sloveni.
Chi lavora a stretto contatto con persone diverse ogni giorno, come appunto gli operatori del Settore Benessere, ha necessità di capire al meglio come le stesse cambino negli atteggiamenti, magari a distanza di tempo, e modi di essere, talvolta manifestando esigenze inedite. Si tratta spesso di bisogni profondi, espressi dalla clientela, che si rivolge a saloni o istituti di bellezza col desiderio di ristabilire il proprio benessere in un senso più ampio.
Questi i temi centrali del kick -off meeting organizzato a Vicenza che per l’occasione ha ospitato anche gli altri partner europei. ‘Padrone di casa’ Confartigianato Vicenza, mentre in qualità di ospiti sono arrivati i partner Hair and Beauty Federation e Leadership Consultancy and Training Services (Malta), Regionalna Razvojna Agencija Backadoo di Novi Sad (Serbia) e Obmocna Obrtno-Podjetniska Zbornica di Krsko (Slovenia). Ciascun ospite, rappresentativo del mondo delle imprese di bellezza, ha portato e condiviso le proprie esperienze allo scopo di riesaminare la professione di acconciatori, estetiste, ecc. assumendo come presupposto il bisogno di prendersi cura dei propri clienti in modo più olistico. Il punto di partenza è l’approccio alla clientela che deve progressivamente e necessariamente cambiare, non esiste più infatti un cliente standard ma tanti e diversi clienti ognuno con esigenze spesso inespresse e che vanno quindi comprese quanto più possibile. Qui entra in gioco la professionalità degli operatori che, facendo leva sulla qualità della relazionale che mettono in gioco durante il loro servizio, possono cogliere sfumature, preoccupazioni, a volte anche sintomi, che evidenziano la necessità di rimediare a problemi più complessi, anche molto delicati: pensiamo ad esempio ai casi di violenza di genere. Secondo i dati del Viminale, nel 2022 in Italia sono state 120 le donne vittime di femminicidio, ovvero 10 al mese, ma altre forme di sopruso sono difficilmente quantificabili: l’obiettivo è quello di agire anzitempo, intercettando il problema sul nascere e fornendo il più possibile un sostegno a quanti lo necessitano. Parrucchieri ed estetiste possono perciò svolgere la funzione di “sentinelle”, captando disagi personali, problemi di salute, necessità di aiuto. Altro esempio sono i disturbi alimentari talvolta ‘visibili’ in modo preoccupante nel corpo della persona di cui ci si prende cura.

Tra gli obiettivi del progetto quindi c’è la programmazione di percorsi per accrescere le competenze dei professionisti di bellezza, ad esempio di fronte a situazioni complesse. “Serve la nostra adeguata preparazione di fronte ai casi di disagio personale, emarginazione, violenza che a volte riscontriamo – spiega Valeria Ferron, presidente del mestiere Estetica di Confartigianato Imprese Vicenza-. Va aumentata la nostra capacità di dare indicazioni o suggerimenti per migliorare il benessere delle persone, dotandoci di strumenti e conoscenze, che integrino il nostro tradizionale servizio di bellezza e che affermino la volontà di ‘prenderci cura’ delle persone anche oltre l’aspetto fisico”.  “Si tratta di un percorso innovativo, il primo del suo genere in assoluto, realizzato tra partner di diversi Paesi europei – evidenzia Jesmond Friggieri, referente maltese – e permetterà di migliorare la garanzia di qualità nel settore e confidiamo, anche, l’inclusione sociale”.
Un’iniziativa che nel vicentino può potenzialmente interessare 2.266 imprese dei mestieri Acconciatura ed Estetica che occupano 4.560 addetti (dati Ufficio Studi Confartigianato Imprese Vicenza).

Comunicato 11