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Incontro con la sen. Mara Bizzotto

I settori dell’Autoriparazione e del Trasporto hanno incontrato la senatrice su temi caldi: situazione della Motorizzazione di Vicenza, età pensionabile autista

Appena 30 addetti per sbrigare le pratiche dei circa 850mila veicoli berici (tra moto, auto, furgoni, bus e camion). Questi gli attuali numeri della Motorizzazione Civile vicentina, gli addetti qualche tempo fa erano 80, che sconta pensionamenti e assenza di turnover del personale. Mancano tecnici, ingegneri e operatori con varie competenze, mentre quelli rimasti svolgono più mansioni lasciando scoperti alcuni ruoli per diversi giorni creando al sistema produttivo enormi danni economici.

È quanto evidenziano gli artigiani dei Sistemi Logistica Trasporti Turistici e Business (1.131 imprese e 2.566 addetti) e Autoriparazione (1.146 imprese e 3.445 addetti) di Confartigianato Imprese Vicenza i cui presidenti di Mestiere con il presidente provinciale Gianluca Cavion, proprio su questo tema hanno incontrato stamattina, nella sede provinciale di Via Fermi, la senatrice Mara Bizzotto, membro della Commissione Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura del Senato.

“Un esempio sono le revisioni dei veicoli pesanti e dei bus. In Italia un mezzo pesante, destinato al trasporto merci o persone può viaggiare oltre la scadenza dell’obbligo di revisione purché la prenotazione della stessa sia avvenuta entro i termini di legge previsti – spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza -. Questo non significa che il mezzo sia più sicuro ma esclusivamente che può continuare a viaggiare e, per le aziende del trasporto persone, non è una questione da poco. Invece, nel caso in cui il mezzo fosse destinato a effettuare viaggi all’estero, con la sola prenotazione non è consentita la circolazione fuori dai confini italiani con conseguente perdita di quote di mercato”.

La revisione dei veicoli pesanti impatta anche il settore della riparazione e, in particolare, le officine. “Queste imprese a fatica ottengono la disponibilità di un tecnico della Motorizzazione a presiedere alla seduta che deve essere programmata diverso tempo prima e che può “saltare”, anche all’ultimo momento, per un qualsiasi impedimento o inconveniente dello stesso tecnico e, il tutto, viene posticipato a data da definire – continua Cavion -. Questo crea difficoltà organizzative sia per l’officina che per l’azienda proprietaria del mezzo con conseguenti danni economici per entrambi”. “Per questo riteniamo fondamentale permettere l’accesso al corso per diventare ispettore anche a chi possieda solo i requisiti dell’attività di meccatronica, gommista e carrozziere da un periodo ragionevolmente lungo, che proponiamo di 5 anni di attività. I requisiti “titolo di studio” ed “esperienza professionale” attualmente in vigore, infatti, limitano in maniera eccessiva l’accesso al corso”.

Altro esempio è quello dell’azienda che intende iniziare l’attività di trasporto merci o persone, immatricolare un nuovo mezzo, aggiornare i requisiti aziendali per poter continuare a lavorare in regola o espletare una qualsiasi altra pratica relativa alla propria attività come per esempio la copia conforme alla licenza comunitaria. “Con una persona a gestire gli sportelli, che svolge anche altre mansioni, e magari con orario part time, i tempi di risposta si allungano perdendo in efficienza”, aggiunge il presidente. Confartigianato dà atto “Al Direttore della Motorizzazione vicentina del tentativo di tamponare la situazione attingendo da forze esterne e creando alcune corsie preferenziali per determinate attività, ma servono nuove leve e la decisione non dipende da lui”.
Preoccupa Confartigianato anche il fatto che nel 2022 gli spazi prima riservati solo ed esclusivamente alla Motorizzazione siano stati divisi con l’Agenzia delle Dogane: un’operazione che desta dubbi sul futuro dell’attività della stessa Motorizzazione.

Altro tema affrontato con la senatrice Bizzotto è stato quello l’età massima della patente professionale. “Gli operatoti del settore, in particolare quelli del trasporto persone, chiedono di elevare tale l’età almeno a 70 anni come peraltro già in vigore in molti Paesi europei, in alcuni addirittura il limite di età non esiste e la scadenza è determinata dalle condizioni fisiche della persona accertate tramite visite mediche. Alzare l’età di pensionamento permetterebbe di recuperare quegli operatori che hanno dovuto recentemente smettere per il raggiungimento del sessantottesimo anno di età e per poter contare ancora su quelli che ci arriveranno a breve – prosegue Cavion -. Ciò consentirebbe anche di dare respiro a un settore sempre più penalizzato proprio per la mancanza di autisti. Da una parte il costo dell’acquisizione della patente e della certificazione di qualificazione professionale obbligatoria che scoraggia i giovani, dall’altra un settore poco “attraente” in termini di remunerazione. Questa situazione si è peggiorata con la pandemia e l’azzeramento dei servizi turistici; la fuga degli autisti verso altre occupazioni che garantissero il mantenimento della famiglia; il raggiungimento del limite massimo di età per la guida da parte di molti autisti. Al termine dei periodi di lock down le imprese si sono ritrovate con poco personale per poter far fronte alla ripresa dei servizi turistici e soprattutto agli impegni dei contratti di trasporto scolastico”.

“È assolutamente necessario affrontare e risolvere con urgenza i problemi della Motorizzazione Civile di Vicenza che va messa nelle condizioni di garantire i servizi ad aziende e cittadini di una delle province più industrializzate d’Italia. I ritardi della Motorizzazione stanno creando enormi disagi e danni economici alle nostre imprese, e per questo è opportuno pensare anche ad un coinvolgimento dei privati per superare questa situazione di emergenza – dichiara la senatrice Bizzotto – L’autotrasporto è uno dei settori economicamente più importanti della nostra provincia, che va tutelato in ogni modo perché, come ripeto spesso, se si ferma l’autotrasporto si ferma l’intero sistema di imprese del nostro Paese. Porterò personalmente all’attenzione del Ministro Salvini i problemi, le richieste e le giuste proposte avanzate dai rappresentanti degli autoriparatori e trasportatori della Confartigianato vicentina”.

In conclusione Autoriparatori e Trasportatori, attraverso l’incontro con la sen. Bizzotto, chiedono al competente Ministro di ridare alla Motorizzazione civile il ruolo di istituzione strategica che aveva un tempo e, contestualmente di esternalizzare al privato professionale più servizi tecnici possibili.