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IL 20 MAGGIO CONVEGNO CONFARTIGIANATO SULLE NOVITÀ DEL CODICE DOGANALE UE

Confartigianato Vicenza, in collaborazione con lo Studio Legale Santacroce Procida Fruscione di Roma e la Direzione Interregionale per il Veneto e Friuli Venezia Giulia dell’Agenzia delle Dogane, organizza per venerdì 20 un convegno
(al Centro Congressi di via Fermi a Vicenza, dalle 9.30) dedicato alle imprese esportatrici e in cui verranno illustrate le novità recentemente introdotte nel Codice Doganale dell’Unione Europea.
Si tratta di un quadro normativo complesso, inserito in un programma di lavoro che terrà impegnata la Commissione europea sino al 2020. Sono tante le modifiche apportate dal legislatore allo scopo di facilitare i commerci, semplificare le procedure doganali e ridurre i controlli, contrastare le frodi e le attività illecite, tutelando il commercio legittimo e proteggendo cittadini e consumatori. Sono state infatti introdotte nuove procedure operative, modificate tempistiche e metodi di controllo, allo scopo di semplificare e velocizzare il trasferimento di merci da un capo all’altro del pianeta.
L’obiettivo primario del sistema internazionale degli scambi, regolato dall’Organizzazione mondiale delle Dogane e dall’Organizzazione mondiale dei Commerci, è creare catene di approvvigionamento che, oltre a essere veloci, siano soprattutto sicure e affidabili: un criterio ritenuto indispensabile viste le minacce di terrorismo e di altre forme di criminalità transnazionale.
Le regole comunitarie si sono adeguate alle necessità del sistema mondiale, attribuendo un ruolo attivo alle imprese, soprattutto a quelle in grado di dimostrare una buona organizzazione e una corretta gestione sia del processo produttivo che di quello distributivo, oltre a una funzione di autocontrollo.  
Per coloro che presentano un alto livello di conformità sono previste anche agevolazioni.
Gli stessi criteri adottati dall’Unione Europea sono stati recepiti da numerosi Paesi, che mirano anch’essi a ottenere una catena logistica affidabile, per cui si assiste sempre più spesso a un fenomeno insolito: le imprese estere che hanno intrapreso un processo di rinnovamento per conseguire risparmi di costi e di tempi nella catena di approvvigionamento, quando ricercano nuovi partner o quando valutano fornitori abituali, non si limitano a verificare parametri esclusivamente commerciali, ma esaminano l’affidabilità del fornitore nel suo complesso. È un cambiamento significativo, di cui le imprese devono essere informate per essere competitive nei mercati esteri.