Skip to main content







GLI ARTIGIANI SI ALLEANO COI SINDACI CONTRO L’ABUSIVISMO. E’ PARTITA LA CAMPAGNA DI CONFARTIGIANATO CONTRO ABUSIVISMO E LAVORO SOMMERSO

Abusivismo e lavoro sommerso sono una piaga sempre più diffusa, anche nella provincia di Treviso, contro cui occorre combattere con forza. Ne è convinta Confartigianato Treviso, che mercoledì sera ha chiamato a raccolta presso la propria sede tutti i 22 sindaci e le Amministrazioni comunali del territorio di competenza mandamentale, per discutere insieme le attività e le iniziative da mettere in atto contro l’abusivismo. La campagna è promossa in ottemperanza ad un protocollo – promosso da Confartigianato Marca Trevigiana – sottoscritto qualche settimana fa da tutte le associazioni degli artigiani di Treviso, insieme ai sindacati e all’Associazione Comuni della Marca trevigiana. L’adesione degli amministratori locali all’incontro promosso da Confartigianato Mandamento di Treviso è stata massiccia, a testimonianza della sensibilità verso i temi trattati. “Con l’obiettivo di risparmiare pochi euro – ha spiegato il presidente del Mandamento Confartigianato di Treviso, Ennio Piovesan – talora si affidano lavori ad operatori abusivi o ad imprese con dipendenti irregolari, diventandone complici. Al di là della concorrenza sleale verso le tante imprese oneste, che hanno costi produttivi e gestionali maggiori, chi svolge attività irregolare nuoce gravemente al bene dell’intera comunità: poiché genera evasione fiscale, elude norme igienico-sanitarie e di rispetto ambientale, non tutela i lavoratori, spesso mette a rischio la salute e la sicurezza degli stessi consumatori, ad esempio utilizzando prodotti tossici o nocivi, oppure mettendo in atto comportamenti pericolosi”. Da qui l’appello agli amministratori locali affinché sensibilizzino la popolazione a rivolgersi ad aziende che rispettano le regole. A livello operativo, si attuerà una campagna informativa nel territorio, con manifesti affissi presso gli esercizi pubblici, si raccoglieranno segnalazioni di eventuali attività irregolari e si invieranno ai Comuni informazioni su comportamenti elusivi, omissivi o evasivi da parte di alcune imprese. Chi fornisce lavoro in nero può essere sanzionato con una multa fino a 15.600 euro, con una maggiorazione giornaliera di 195 euro. La riunione in Mandamento è stata anche l’occasione per illustrare ai sindaci il Progetto Orientamento, che Confartigianato Imprese Treviso sta realizzando da quest’anno all’interno degli istituti comprensivi del territorio, per far conoscere ai ragazzi e alle loro famiglie il valore e le potenzialità del lavoro artigiano. Infine, nel corso del medesimo incontro, gli artigiani hanno ricordato agli amministratori locali l’importanza che i singoli Comuni contribuiscano con un contributo economico, seppur minimo, al patrimonio dei Confidi, i consorzi di garanzia artigiani, che possono moltiplicare i vantaggi per gli imprenditori, conferendo adeguate garanzie creditizie alle imprese meritevoli.