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Gelato artigianale. La stagione è favorevole, meno i costi a carico delle imprese e la difficoltà di trovare lavoratori.

Nel frattempo dal Consiglio Regionale ecco una legge per la “Promozione del gelato tradizionale di qualità in Veneto”.

10 agosto 2022

Con l’estate, quest’anno particolarmente rovente, torna ad essere protagonista il gelato. A giugno 2022 nel vicentino sono 197 gelaterie (pari al 79,1% delle gelaterie totali) attive con 889 addetti (81,2% degli addetti totali), in calo di appena 3 unità rispetto ad un anno prima.

Attività che in questi giorni, di gran calura, lavorano a pieno regime, tanto da prevedere, secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza, 50 assunzioni di banconieri di gelateria nel mese di agosto, pari al 7,6% delle 660 entrate previste per il settore turistico ricettivo (cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici). 

“Quello artigianale è un gelato che si distingue per gli ingredienti che utilizza, di qualità e freschi, e per la varietà di gusti proposti”, spiega il presidente della categoria pasticceri-gelatieri di Confartigianato Imprese Vicenza, Olivero Olivieri. A testimonianza della qualità del gelato Veneto è di recente approvazione, da parte del Consiglio Regionale, una Legge proprio per la promozione di questo prodotto. Tra gli obiettivi della Legge quello di disciplinare la produzione del gelato tradizionale di qualità intendendo con questo la “(…) preparazione alimentare costituita da una miscela di materie prime genuine, naturali, preferibilmente fresche e di ingredienti alimentari di qualità (…)”. 

“Un passaggio che va letto sia a tutela dei prodotti artigianali sia a beneficio del consumatore che deve essere in grado, o avere gli elementi, per poter distinguerlo da quello proveniente da altri tipi di lavorazione – aggiunge il presidente-. Non possiamo, quindi, che apprezzare l’impegno della Regione nella tutela di una produzione artigianale, soprattutto in momento in cui le aziende del settore devono affrontare non poche difficoltà. Ricordo solo i costi dell’energia, per non dire degli effetti restrittivi del Covid nelle due estati precedenti, che per noi sono davvero impegnativi e che si cerca quanto più possibile di non ‘scaricare’ nelle tasche del consumatore anch’esso alle prese con i conti da far tornare”.

Il prossimo, importante e fondamentale, passaggio per la Legge sarà quello di individuare le linee guida alla scrittura delle quali daranno il proprio contributo le Associazioni di categoria. 

Nel frattempo si tracciano i primi bilanci della stagione 2022, la prima di ‘quasi normalità’ dopo due anni di pandemia, se non fosse per le preoccupazioni delle imprese sui  costi delle materie prime e dell’energia. A giugno, rileva l’Ufficio Studi, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, infatti, sono cresciuti dell’8,5% rispetto ad un anno prima. In particolare: latte intero +3,9%, uova +16,3%, zucchero +11,7%, cacao e cioccolato in polvere +1,5%frutta +9,6% limoni +12,4% fragole +24,7% frutta esotica +10,7%. Quanto ai costi energetici: l’energia elettrica è cresciuta del 78,7% nell’ultimo anno e il gas del 72,4%.
Un altro aspetto riguarda il personale. Dall’analisi dell’Ufficio Studi infatti, nel mese di agosto sono previste nuove assunzioni, ma la sensazione delle imprese del settore è però quella di una concreta difficoltà di reperimento che porta a stimare che troveranno facilmente solo il 55,6% del personale necessario. “È sempre più difficile trovare personale, soprattutto nella stagione estiva, eppure si tratterebbe pur sempre di un’esperienza lavorativa e di una fonte di guadagno, soprattutto per i più giovani. Anche su questo fronte quindi vanno pensate soluzioni”, spiega Olivieri. 

Dichiarazioni in video di Olivero Olivieri (presidente della categoria pasticceri-gelatieri di Confartigianato Imprese Vicenza) https://drive.google.com/drive/folders/1S2Xy4vYAoJIljLqiovRD1ZFqrkEppVv0?usp=sharing