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FRANCO POZZEBON NUOVO PRESIDENTE DEGLI ORAFI ASSOARTIGIANI DI VICENZA

01/10/2009FRANCO POZZEBON NUOVO PRESIDENTE DEGLI ORAFI ASSOARTIGIANI DI VICENZAÈ Franco Pozzebon il nuovo presidente della Categoria Metalli Preziosi dell'Associazione Artigiani Confartigianato Vicenza, eletto dalla Consulta di Categoria in sostituzione del dimissionario Maurizio Facco. Vicentino, 51 anni, perito chimico, è titolare con il fratello Paolo della ditta "Superficiquattro snc", costituita nel luglio 1982. Attivo partecipante alle iniziative associative, ha iniziato  la sua esperienza di lavoro dalla galvanica applicata all'oggetto prezioso, per arrivare oggi a lavorare argento ideando e realizzando articoli da indosso. «Quello che mi sento di dire – sottolinea Pozzebon – a proposito di programmi e di impegni futuri è riassumibile nel termine "collaborazione", superando quella componente di individualismo che è nel nostro Dna di imprenditori. Così come, in riferimento alla crisi, non è guardando indietro che si riesce a produrre il cambiamento di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo tutti insieme – ripeto, tutti insieme – immaginare una via d'uscita, un modo che ci permetta di rimettere in sesto le nostre attività e le faccia tornare capaci di produrre reddito».«Il Nordest – prosegue il neopresidente – è stato indicato a esempio per aver realizzato quel miracolo economico di cui siamo stati partecipi, chi più chi meno, tutti noi. È ovvio che gli altri, a cominciare dai nostri concorrenti internazionali, abbiano cercato di imitare il nostro modello di sviluppo, i nostri sistemi di lavoro e anche i nostri prodotti. Probabilmente, a un certo punto, ci siamo adagiati e, come spesso accade anche in altre situazioni della vita, abbiamo pensato che si sarebbe potuto continuare per sempre. Che qualcosa stesse cambiando, come orafi ce ne eravamo accorti già da qualche tempo, infatti la decrescita per noi non è iniziata con il crollo mondiale dell'economia nella seconda metà dello scorso anno, ma da molto prima. Ora dobbiamo reinventare e applicare un nuovo modello di sviluppo, come imprenditori e soprattutto come artigiani, così come abbiamo fatto in modo che avvenisse quel miracolo che, in poco più di trent'anni, ci ha trasformato da terra di emigranti in territorio che richiede immigrazione e forza lavoro. Non c'è altra area del mondo dove convivano a stretto contatto tante tipologie diverse di aziende, per lo più di assoluta eccellenza in creatività, design, innovazione e tecnologia oltre che di raffinata capacità manifatturiera. Perciò dobbiamo essere consapevoli che abbiamo i mezzi per affrontare e vincere la sfida di impostare il modello di sviluppo del futuro. Dobbiamo riuscire a mettere a profitto i vantaggi economici, di relazioni, di informazioni che le strutture, siano esse pubbliche o private, a livello centrale o periferico, possono darci. Per fare questo – conclude il neopresidente – dobbiamo farci sentire uniti e determinati ma, soprattutto, dobbiamo crederci».