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EBAV VENETO TEMPO DI BILANCI E DI PROGETTI

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26/06/2006EBAV VENETO TEMPO DI BILANCI E DI PROGETTI_x000D_
Quasi 60 milioni di Euro distribuiti ai lavoratori nei suoi quattordici anni di vita, oltre 67 milioni alle aziende (quasi 15 milioni di euro complessivamente solo nel corso del 2005): con questo bilancio l’Ebav (Ente Bilaterale Artigianato Veneto) ha celebrato venerdì un momento di consuntivo, in occasione dell’inaugurazione ufficiale della nuova sede, ospitata in via Fratelli Bandiera a Marghera, là dove l’organismo da sempre svolge la propria attività"Il bilancio dei numeri – spiega il Presidente, Luciano Lazzari – è indubbiamente positivo. In questo tempo l’Ebav regionale è riuscito a dare risposte concrete alle esigenze delle imprese artigiane, sia per quanto riguarda i problemi legati alle difficoltà emergenti dal mercato del lavoro, sia in tema di sostegno e aiuto alle piccole aziende, per quanto riguarda una molteplicità di campi, da quello della formazione, all’aggiornamento professionale, alla certificazione di qualità".L’Ente bilaterale, infatti, che ha come soci le associazioni di categoria (Confartigianato, Cna Casa) e quelle dei lavoratori (Cgil, Cisl e Uil) è un organismo al quale aderiscono volontariamente dipendenti e ditte, creando un fondo che sostiene mutualisticamente le varie necessità alle quali va incontro il mondo artigiano. Fondamentali, ad esempio, l’intervento nei casi di licenziamento o di momentanea sospensione dal lavoro per crisi aziendale (come si sa per le piccole imprese non esiste la cassa integrazione). Quest’ultimo dal 1992 ad oggi ha erogato oltre 15milioni di euro in "stipendi" a lavoratori."Quello realizzato nel Veneto – aggiunge il Vicepresidente, Bruno Michielin – è un modello assolutamente innovativo, nonostante ormai "vecchio" di quindici anni. L’impostazione che abbiamo voluto dare al nostro Ebav, tiene conto dei due livelli di appartenenza sia dei lavoratori che delle aziende: quella al mondo artigiano, ma anche quella legata ai vari ambiti di categoria. In questo modo la gamma di intervento che possiamo offrire e più articolata e mirata".La nuova sede dell’Ente Bilaterale, come detto, si trova a Marghera e ospita la ventina di dipendenti che danno concretezza agli interventi e ai progetti dell’organismo."Questa, tra l’altro, – sostiene il Presidente – è una struttura che opera (quarantamila le "pratiche" dello scorso anno) secondo criteri di grande flessibilità e all’insegna di decisioni partecipate e condivise. Certo, gli interessi dei soci non sempre coincidono, come è logico attendersi da chi rappresenta i lavoratori e le imprese, ma fino ad oggi abbiamo trovato sempre un punto di convergenza e di approdo, perché dopo tutto ciò che ci sta a cuore prevale e ci unisce, visto che il bene e il futuro degli artigiani veneti è l’obiettivo finale che giustifica e legittima pienamente il nostro stare insieme"