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Dall’artigianato artistico un accorato appello ai decisori politici. Maroso: “Il settore va sostenuto in quanto depositario di tradizioni, cultura, storia e Made in Italy”

27 maggio 2020

Il Tavolo Nazionale dell’Artigianato artistico, formato dai soggetti sostenitori della Carta Internazionale dell’Artigianato artistico, a cominciare da Confartigianato a cui si aggiunge il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio Villa Fabris a Thiene, lancia un accorato appello ai decisori politici per il sostegno del settore.

“In un contesto complesso e preoccupante, causato dall’emergenza legata al Covid 19, le imprese dell’artigianato artistico e tradizionale si trovano in una situazione di estrema fragilità che mette a rischio, oltre che l’attività e i lavoratori, anche la sopravvivenza di un importante patrimonio culturale, di tradizioni e di tecniche tramandate da secoli, che hanno contribuito in larga parte alla definizione del Made in Italy e dell’immagine dell’Italia nel mondo – spiega Maria Teresa Maroso, presidente regionale del settore per Confartigianato, nonché presidente del comparto Ceramica e Vetro del vicentino – Certo, qualcuno ha risposto all’emergenza attivando canali di e-commerce, strada che non tutte le attività possono percorrere, ma la mancanza dell’afflusso di clienti e turisti si fa sentire”.
Per questo i rappresentanti del Tavolo hanno voluto accendere i riflettori su questo settore che richiede particolare attenzione. Un comparto che, alla fine del I trimestre 2019, contava in Italia 288.302 imprese con 801.001 addetti; rappresentando il 22,2% delle imprese artigiane ed il 28,2% degli addetti dell’artigianato nazionale. Nel solo vicentino l’artigianato artistico conta 789 imprese e 3072 addetti.
“Il peso del settore è quindi significativo – continua Maroso-, ma ancora più importanti sono le caratteristiche peculiari che fanno dell’artigianato artistico un elemento basilare dell’economia e della manifattura italiana; un fattore dell’identità, delle tradizioni e della cultura dei luoghi; una componente fondamentale dell’offerta turistica; un’industria creativa che molto può dare alle giovani generazioni in cerca di una strada professionale e imprenditoriale”.
Per questi motivi il Tavolo Nazionale dell’Artigianato Artistico, nell’appello, propone ai decisori politici una riflessione accurata e individua i temi e le possibili linee di azioni che dovrebbero essere sviluppati di concerto tra imprese e istituzioni (anche locali). Le proposte riguardano strategie e opportunità di internazionalizzazione delle produzioni artistiche e tradizionali italiane; il ruolo e le opportunità per il settore nel contesto della green economy e dell’etica della produzione; le potenzialità dell’artigianato artistico in rapporto al mondo della cultura, con particolare riferimento all’offerta integrata dei musei e al mondo dell’istruzione e della formazione; il naturale connubio del comparto con il turismo e il territorio da ripensare e valorizzare nella costruzione di strategie di promozione e di sviluppo del sistema turistico italiano.
“Vorremmo che le nostre riflessioni fossero da spunto per azioni di ampio respiro e di lungo termine tali da riportare l’artigianato artistico al centro della scena economica e culturale nazionale e non solo – conclude Maroso-. Questo però non ci esime dal sollecitare i decisori politici dall’individuare azioni a breve termine per dare risposte concrete alle aziende e ai laboratori che vivono una fase di profonda difficoltà”.
La Carta Internazionale dell’Artigianato artistico è un documento programmatico lanciato nel 2010 a livello nazionale e internazionale proprio per tutelare, promuovere e valorizzare il settore dell’artigianato artistico e tradizionale: i soggetti promotori che per primi hanno voluto il documento sono stati, tra gli altri, Confartigianato Artistico, Cna e Ateliers d’Art de France, con il supporto tecnico e organizzativo di Artex, Centro per l’Artigianato artistico della Toscana. Ad oggi la Carta conta 59 tra promotori e sostenitori, tra cui 15 Regioni italiane.