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CONFARTIGIANATO, SETTORE ORAFO IN CRISI: DAL GOVERNO IMPEGNO PER SOLUZIONE PROBLEMI

«Dal Governo è arrivato un importante segnale di attenzione per affrontare i gravi problemi del settore orafo che sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili: la produzione a maggio è diminuita del 18,1% e l’occupazione è calata del 2,8% tra marzo 2010 e marzo 2011». Lo riferisce Luciano Bigazzi, presidente degli Orafi di Confartigianato che, insieme alle organizzazioni che compongono la Consulta Nazionale Orafi, ha partecipato a un incontro a Palazzo Chigi convocato dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e al quale sono intervenuti numerosi rappresentanti dell’Esecutivo.
«Il Sottosegretario Letta – sottolinea il presidente Bigazzi – si è impegnato ad approfondire gli aspetti che stanno mettendo in ginocchio le nostre imprese e a riconvocare a settembre le organizzazioni rappresentative del settore dell’oreficeria».
«L’oreficeria italiana – sottolinea il presidente di Confartigianato Orafi – è costituita da circa 11mila imprese impegnate nella produzione e da oltre 20mila dettaglianti, con complessivi 120mila addetti, per un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro e un contributo significativo all’equilibrio della nostra bilancia commerciale. È un settore d’eccellenza del made in Italy che però deve essere tutelato e valorizzato per consentire ai nostri prodotti di continuare a competere sui mercati internazionali».
Tra i numerosi problemi segnalati nel dossier presentato al Governo dalla Consulta Nazionale Orafi, i dazi doganali e le barriere non tariffarie che penalizzano le nostre esportazioni, le restrizioni sul fronte del credito, gli alti costi delle materie prime, il fenomeno della contraffazione e dell’oro sottotitolato, la sicurezza.