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COGO, PENSIONATI ARTIGIANI: “LA LEGGE DI STABILITÀ PENSI AGLI ANZIANI, PER TROPPI LA SITUAZIONE NON È PIÙ SOSTENIBILE”

Le proposte dell’Anap di Confartigianato Vicenza

“La Legge di Stabilità 2015 non tiene in alcuna considerazione le esigenze dei pensionati, soprattutto di quelli che versano in gravi difficoltà economiche, nonostante sia sotto gli occhi di tutti l’impoverimento progressivo che hanno subito i trattamenti pensionistici e il rischio povertà al quale è soggetta una larga parte degli anziani”.
È questa la denuncia di Gino Cogo, presidente dei Pensionati Anap di Confartigianato Vicenza, che reputa inoltre l’incremento del Fondo per la non autosufficienza a 400 milioni “del tutto insufficiente a coprire le esigenze delle persone che si trovano in tali condizioni”.
Preso atto che la situazione “non è più sostenibile”, l’Anap chiede ai parlamentari che la Legge venga migliorata prevedendo la concessione del bonus di 80 euro anche ai pensionati, legando tale beneficio al nuovo Isee in modo da restare nei limiti dello stanziamento previsto.
“Se non ci sono risorse per garantire l’estensione degli 80 euro ai pensionati, almeno il Parlamento – auspica Cogo – vari un ordine del giorno con il quale impegna il Governo a riesaminare la questione non appena dovesse mutare la situazione economica del Paese”.
Un’altra richiesta riguarda l’ampliamento della “no tax area” dei pensionati, equiparandola a quella dei dipendenti. “Si tratterebbe – evidenzia il presidente Anap – di dare un po’ d’ossigeno ai pensionati più poveri, specie considerando il fatto che in molti Paesi dell’Unione Europea la ‘no tax area’ è già più elevata”.
Infine, va rivista la dotazione del Fondo Nazionale per la non autosufficienza, assicurando risorse indispensabili per “consentire ai non autosufficienti di condurre una vita dignitosa e alleviare il peso che ricade sulle famiglie”.
“Occorre insomma – ribadisce il presidente Cogo – ridare fiducia ai pensionati e agli anziani, che non hanno mancato e non mancano tuttora di svolgere un importante ruolo di sussidiarietà rispetto al welfare statale”.