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CLICK DAY SISTRI – FLOP SU TUTTA LA LINEA

11/05/2011CLICK DAY SISTRI – FLOP SU TUTTA LA LINEA"Solo qualche minuto, forse mezzora. Poi alle 9 è iniziato il delirio. Questa la brevissima cronistoria del funzionamento del SISTRI (il nuovo sistema di tracciabilità informatica dello smaltimento dei rifiuti pericolosi) letteralmente saltato sotto i click della prova generale di oggi, giorno in cui, in accordo con il Ministero, le imprese e le associazioni hanno simulato una normale giornata di lavoro. "Un bidone, anzi un cassonetto differenziato, dove lo Stato ha raccolto il denaro di noi contribuenti inutile e che va al più presto rottamato!" Questo il j'accuse di Giuseppe Sbalchiero, presidente della Confartigianato del Veneto indirizzato direttamente al Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo da mesi sorda agli allarmi lanciati dalle categorie sugli intoppi che le aziende incontravano nell'utilizzo dello strumento.  Dove buttiamo i soldi?"L'unica cosa certa -prosegue il Presidente- è che nei rifiuti finiscono i soldi di centinaia di migliaia di artigiani (e non solo) chiamati a fine aprile a pagare, una seconda volta al buio, (la prima iscrizione in media di 120 euro c'è stata lo scorso anno) per un sistema che, oltre al flop di oggi, non ha mai funzionato".Le tre "erre"Tre e chiarissime le richieste della Confartigianato: primo, il Governo abbia il coraggio di Rottamare il SISTRI; secondo, avviare le procedure di Recupero delle cifre che le imprese hanno ingiustamente pagato nel 2010 e nel 2011, e terzo avviare assieme alle organizzazioni di categoria una profonda Revisione dell'intero impianto normativo in materia ambientale.Ma cosa è successo?"Solo in mattinata le nostre associazioni territoriali hanno ricevuto migliaia di telefonate di imprenditori furibondi e disorientati -racconta Sbalchiero-. Come dargli torto se teniamo conto che i pochi fortunati che hanno avuto accesso al sito -quasi sempre incredibilmente inaccessibile- non sono poi riusciti ad andare oltre utilizzando la chiavetta USB per l'operatività del sistema. Impossibilità ad effettuare iscrizioni di nuove aziende, call center che non risponde (questo già da un paio di settimane), impossibilità di aggiornamento delle chiavette con il nuovo browser, chiudono il quadro di una giornata da dimenticare"."Da sempre sosteniamo -conclude Sbalchiero- che il sistema telematico non era adeguato alla realtà della piccola impresa artigiana. Il fallimento odierno ha messo anche in luce la fragilità dello strumento stesso. Faremo di tutto affinché nella profonda revisione dell'intero impianto normativo ambientale, che ci auspichiamo parta il prima possibile, le peculiarità delle nostre imprese vengano considerate e salvaguardate".