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CONFARTIGIANATO VICENZA, PRESIDENTE BONOMO: «IL CLICK DAY HA DIMOSTRATO CHE IL SISTRI (SISTEMA TRACCIABILITÀ RIFIUTI) ANCORA NON FUNZIONA. IL MINISTERO NE PROROGHI L’AVVIO E TENGA CONTO DI QUANTO FINORA VERSATO DALLE IMPRESE»

Pietro De Lotto e Agostino Bonomo
Pietro De Lotto e Agostino Bonomo
Tutto come previsto: il Sistri non è ancora pronto all’avvio. Messo “sotto stress” dalle imprese e dalle associazioni di categoria durante la prova programmata di ieri, il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti ha messo in risalto tutti suoi limiti. Per questo, ora, Confartigianato Vicenza ne chiede la proroga.

L’11 maggio era la giornata nazionale dedicata al “Click Day” per la verifica del funzionamento del Sistri, iniziativa che aveva anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Visto infatti che la normativa prevede l’obbligo dal 1° giugno, per tutte le imprese aderenti al Sistri, di utilizzare tale sistema di tracciabilità dei rifiuti, è stato deciso di promuovere un test per verificarne la funzionalità.

 

«C’è poco da dire, gli imprenditori  hanno fatto il loro dovere, ma il Sistri non ha funzionato», commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza. E prosegue: «Questa volta però tutto è stato tracciato, e di conseguenza ogni impresa ha segnalato il problema – in molti casi più d’uno – al Sistri e alla sua associazione di categoria».

«Confartigianato Vicenza – prosegue Bonomo – già da un paio di settimane aveva messo in preallarme circa 2.000 aziende, segnalando loro l’importante iniziativa. Ora, i risultati sono chiari: imprese che hanno avuto l’accesso negato, il call center che non rispondeva o che, se lo faceva, riconosceva che gli accessi erano stati troppi e questo aveva creato problemi, errori dichiarati dal sistema, tempi molto lunghi (anche di ore) per il caricamento dati poi magari neanche andato a buon fine, connessioni esaurite, codici non riconosciuti, e così via».
Sintetizza perciò il presidente di Confartigianato Vicenza: «Se dovevamo avere un riscontro dei problemi che ancora sono presenti nel Sistri, oggi l’abbiamo avuto. Certo, l’intenzione del Ministero dell’Ambiente è chiara: combattere le ecomafie e il traffico illecito dei rifiuti. Un obiettivo che condividiamo in pieno, ma che va perseguito con strumenti adeguati e testati. Dopo il Click Day dobbiamo esprimere tutte le nostre perplessità su quanto realizzato, in oltre un anno di attività, per il Sistri. Quanto avvenuto deve far riflettere tutti i soggetti coinvolti. Non possiamo mettere in difficoltà le imprese, ma aiutarle a lavorare con strumenti adeguati, veloci, e che funzionino. Ci aspettiamo quindi una proroga immediata dell’avvio del Sistri, almeno fino a quando l’intero sistema non sarà pronto e testato. Ci aspettiamo inoltre che i contributi versati vengano rivisti a forte ribasso nella loro quantificazione, e che quanto già versato venga tenuto in considerazione per il futuro, se non addirittura restituito».  
Anche il direttore di Confartigianato Vicenza, Pietro De Lotto, esprime i propri dubbi: «Il Click Day ha messo in evidenza le lacune che già conoscevamo, e che tramite Confartigianato da tempo segnaliamo al Ministero. Peccato aver dovuto impegnare le aziende anche su questo fronte, visti i molti problemi che hanno, ma è proprio grazie alla loro collaborazione se, oggi, nessuno può più dire che tutto funziona. Auspichiamo quindi che il Ministero riconosca ciò che è successo, cioè il malfunzionamento del Sistri, e coraggiosamente riveda i tempi del suo avvio, in un’ottica di maggiore attenzione al sistema delle imprese».

 

 

Tutto come previsto: il Sistri non è ancora pronto all’avvio. Messo “sotto stress” dalle imprese e dalle associazioni di categoria durante la prova programmata di ieri, il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti ha messo in risalto tutti suoi limiti. Per questo, ora, Confartigianato Vicenza ne chiede la proroga.

L’11 maggio era la giornata nazionale dedicata al “Click Day” per la verifica del funzionamento del Sistri, iniziativa che aveva anche il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Visto infatti che la normativa prevede l’obbligo dal 1° giugno, per tutte le imprese aderenti al Sistri, di utilizzare tale sistema di tracciabilità dei rifiuti, è stato deciso di promuovere un test per verificarne la funzionalità.

«C’è poco da dire, gli imprenditori hanno fatto il loro dovere, ma il Sistri non ha funzionato», commenta Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza. E prosegue: «Questa volta però tutto è stato tracciato, e di conseguenza ogni impresa ha segnalato il problema – in molti casi più d’uno – al Sistri e alla sua associazione di categoria».

«Confartigianato Vicenza – prosegue Bonomo – già da un paio di settimane aveva messo in preallarme circa 2.000 aziende, segnalando loro l’importante iniziativa. Ora, i risultati sono chiari: imprese che hanno avuto l’accesso negato, il call center che non rispondeva o che, se lo faceva, riconosceva che gli accessi erano stati troppi e questo aveva creato problemi, errori dichiarati dal sistema, tempi molto lunghi (anche di ore) per il caricamento dati poi magari neanche andato a buon fine, connessioni esaurite, codici non riconosciuti, e così via».

Sintetizza perciò il presidente di Confartigianato Vicenza: «Se dovevamo avere un riscontro dei problemi che ancora sono presenti nel Sistri, oggi l’abbiamo avuto. Certo, l’intenzione del Ministero dell’Ambiente è chiara: combattere le ecomafie e il traffico illecito dei rifiuti. Un obiettivo che condividiamo in pieno, ma che va perseguito con strumenti adeguati e testati. Dopo il Click Day dobbiamo esprimere tutte le nostre perplessità su quanto realizzato, in oltre un anno di attività, per il Sistri. Quanto avvenuto deve far riflettere tutti i soggetti coinvolti. Non possiamo mettere in difficoltà le imprese, ma aiutarle a lavorare con strumenti adeguati, veloci, e che funzionino. Ci aspettiamo quindi una proroga immediata dell’avvio del Sistri, almeno fino a quando l’intero sistema non sarà pronto e testato. Ci aspettiamo inoltre che i contributi versati vengano rivisti a forte ribasso nella loro quantificazione, e che quanto già versato venga tenuto in considerazione per il futuro, se non addirittura restituito».

Anche il direttore di Confartigianato Vicenza, Pietro De Lotto, esprime i propri dubbi: «Il Click Day ha messo in evidenza le lacune che già conoscevamo, e che tramite Confartigianato da tempo segnaliamo al Ministero. Peccato aver dovuto impegnare le aziende anche su questo fronte, visti i molti problemi che hanno, ma è proprio grazie alla loro collaborazione se, oggi, nessuno può più dire che tutto funziona. Auspichiamo quindi che il Ministero riconosca ciò che è successo, cioè il malfunzionamento del Sistri, e coraggiosamente riveda i tempi del suo avvio, in un’ottica di maggiore attenzione al sistema delle imprese».