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BONUS ENERGIA E RISTRUTTURAZIONI

In arrivo le proroghe fino alla fine dell’anno.
Bassani, Edili: “Ottima notizia ma devono diventare strutturali”.
In Veneto valgono circa 1 miliardo di euro l’anno in interventi.

I bonus del 55% per il risparmio energetico e del 50% per le ristrutturazioni verso la proroga almeno fino a fine anno. Ad affermarlo è stato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, durante l’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, sottolineando che le nuove scadenze del 31 dicembre, verranno inserite in un prossimo decreto del Governo. “La notizia ci sorprende favorevolmente – afferma Paolo Bassani, Presidente degli Edili di Confartigianato Imprese Veneto – perché inattesa e perché i bonus sarebbero terminati il prossimo 30 giugno”. “Infatti – continua Bassani – le nostre sollecitazioni, tra elezioni, cambi di Governo, e rinnovo dei Parlamentari, avevano subìto pesanti rallentamenti. Ma la notizia di oggi ci rasserena e ci fa pensare in modo positivo”.
Infatti, una proroga di 6 mesi significa per le imprese altro lavoro, e per singoli cittadini o interi condomini, la possibilità di pianificare piccoli e grandi progetti di ristrutturazione e di risparmio energetico, con un notevole risparmio dal punto di vista economico.
“Attendiamo che le parole del Ministro si trasformino in fatti concreti attraverso il decreto – continua il Presidente regionale degli Edili – e non mancheremo di sollecitare i Parlamentari veneti perché si attivino in Commissione e in Aula affinché questo passaggio si svolga il più velocemente possibile”. “In ogni caso – conclude Bassani – da più di un anno chiediamo al Governo che trasformi in strutturali, ovvero in definitivi, questi due bonus perché, fino a ora, pur nella situazione di crisi, si sono rivelati uno dei pochi strumenti che hanno aiutato, allo stesso tempo, imprese e cittadini. E per questo noi continueremo a batterci”.
In Veneto il combinato disposto delle detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione (36% e 50% da giugno 2012 sino a giugno 2013) e quelle del 55% introdotte dalla legge n. 296 del 27 dicembre 2006 sulla spesa sostenuta per interventi orientati al risparmio energetico degli immobili muovono, in media ogni anno, 1 miliardo di euro in opere edili di cui quasi 600 milioni sono le spese sostenute grazie al “bonus per il risparmio energetico” (terza regione italiano dopo Lombardia e Piemonte). Spese che da sole incidono per lo 0,41% del PIL regionale secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze sulle dichiarazioni dei redditi. In questo caso ricordiamo che anche le spese di acquisto e di realizzazione di un impianto fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica, sono detraibili se l’apparecchiatura è al servizio dell’immobile ovvero se l’energia prodotta non è ceduta a terzi per fini commerciali.
In 15 anni in Italia il sistema delle detrazioni ha portato lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica degli edifici per 128 miliardi di euro (Fonte CRESME). Di cui ben 60 miliardi sono concentrati negli anni della crisi e hanno contribuito in modo sostanziale a frenare la caduta verticale del mercato delle costruzioni.