“Artigiani senza frontiere”: Uganda, Madagascar e Zambia. Prime esperienze di trasferimento delle competenze artigianali nei Paesi in via di sviluppo
È iniziata la fase delle missioni all’estero per i partecipanti di “Artigiani senza Frontiere”, progetto per formare imprenditori e imprenditrici disponibili a portare nei Paesi in via di sviluppo le proprie competenze e la propria esperienza e passione. “Artigiani senza Frontiere” è un percorso svolto nell’ambito dell’omonimo progetto che vede coinvolte Confartigianato Imprese Vicenza e Cesar assieme ad enti omologhi provenienti da Germania (tra cui, come detto, la Capofila Camera dell’Artigianato di Francoforte), Francia e Polonia. L’iniziativa, avviata nel marzo del 2023, si propone di creare una rete appunto di “Artigiani senza Frontiere” formata da imprenditori e/o loro dipendenti disponibili per una missione di cooperazione internazionale, al fine di trasferire le proprie competenze tecniche e manageriali nei Paesi in via di sviluppo (PVS). Lo scopo del progetto è quello di sostenere il rafforzamento dell’artigianato a livello mondiale, garantendo pari opportunità e favorendo quei Paesi che si trovano in situazione di vulnerabilità.
Il progetto, della durata complessiva di 15 mesi, ha previsto circa 150 ore di formazione utili per le missioni e centrate su tematiche che spaziano dall’interculturalità a lingue straniere, dalla comunicazione inclusiva ai contesti fragili, dalla sicurezza a testimonianze da parte di operatori impegnati in missioni all’estero.
Ora si è arrivati alla fase operativa con tre, dei 10 artigiani partecipanti, che hanno recentemente concluso l’esperienza della missione (almeno due settimane all’interno di centri di formazione o di progetti di cooperazione internazionale).
Si tratta deI fotografo Matteo Castagna che è stato in Uganda, in un training center, per portare la sua professionalità agli studenti e agli abitanti di Kampala; di Cristiana Righetto, del Panificio Righetto, in missione in Madagascar, presso il Regional Center for Agricultural Vocational Training (CRFPA), per portare la sua conoscenza in ambito panificazione, oltre che nella conservazione e trasformazione della frutta in marmellata. Mentre Alessandro Valle, della Valle Impianti Elettrici, è stato impegnato per due settimane in Zambia in un training su installazione di sistemi di “net metering” al Centro Fountain Gate Crafts & Trades School. A proseguire il lavoro avviato da Alessandro in Zambia sarà Silvano Burato (pensionato) in partenza per quel Paese.
Ultima – ad oggi- in ordine di ‘partenza’ è Zeudi Crivellaro del Panificio Righetto che in Madagascar per proseguire l’esperienza di Cristiana.
Le testimonianze degli artigiani su queste ‘missioni’ sono di “grande soddisfazione ed emozione per esperienze che, pur richiedendo doti di flessibilità e adattamento e presentando alcune difficoltà, sono state di grande arricchimento per tutti”.
Attendono ora di prendere parte ad altre missioni i nuovi partecipanti: Paolo Scandola e Paola Broch della Dentalab, odontotecnici, che andranno in Namibia, così come Lorella e Walter Bertoldo (della Serramenti e Arredamenti Bertoldo Giuseppe) e, mentre Claudio Manozzo Corà (Demolition Team che opera nel settore costruzioni) attende di sapere la sua destinazione (Moldavia o Madagascar).
Il progetto terminerà entro il 2025 ma Confartigianato sta già lavorando con i partner europei, in primis con la Camera dell’Artigianato di Francoforte, titolare del progetto, per rinnovare l’esperienza e ampliare la rete coinvolgendo altre organizzazioni, mentre a livello locale ci si sta muovendo a livello regionale.
Comunicato 86