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2010 luglio – Recupero della strada del vecchio trenino

Il percorso ciclopedonale “La Strada del Vecchio Trenino”, inaugurato sabato 24/7/2010, nel centenario dalla nascita della ferrovia Rocchette – Asiago (10 febbraio 1910), è un progetto promosso dalla Confartigianato che ancora nel 1993 realizzò il primo recupero del tracciato, opera quasi cancellata, nel corso degli anni, dagli agenti atmosferici, dal tempo e, purtroppo, dai vandali. La Confartigianato ha quindi rilanciato l’iniziativa, portata avanti nella circostanza dalla Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei Sette Comuni”, grazie anche ai contributi di 300 mila euro stanziati dalla Regione Veneto e di 75 mila euro dai Comuni di Roana (che ospita la parte più lunga del tracciato) e di Asiago e dalla Camera di Commercio di Vicenza.

La “Strada del Vecchio Trenino” è un itinerario lungo circa 13 Km che parte dalla località Campiello (in Val Canaglia, alle porte di Tresché Conca), attraversa Treschè Conca, Cesuna e Canove di Roana per giungere ad Asiago ripercorrendo di fatto una parte importante della vecchia ferrovia Rocchette-Asiago. La Confartigianato ha spinto questo progetto nella convinzione che il percorso rappresenti un interessante volano per il settore del turismo, con ricadute positive anche per le quasi mille aziende artigiane dell’area.

L’itinerario, percorribile anche a tappe e nei due sensi, è segnalato da un sistema di cartelli indicatori. Lungo il tracciato si trovano numerose aree di sosta con panchine e recinzioni in stile “vecchia ferrovia”, gallerie con illuminazione e due aule didattiche all’aperto con bacheche informative che raccontano la storia del Trenino. Di fatto, il percorso è aperto a un pubblico eterogeneo: dagli appassionati delle passeggiate in montagna, a chi  vuole conoscere un pezzo di storia locale, ai giovani e alle scolaresche che anche così possono riscoprire i tesori del proprio territorio. Insomma, natura, storia e cultura sono gli ingredienti fondamentali di questa iniziativa.
Quel “trenino” infatti, realizzato grazie alla volontà e alla tenacia di un imprenditore d’altri temi, Alessandro Rossi, è stato testimone di due guerre mondiali, della Ricostruzione, delle prime migrazioni, ha contribuito agli scambi economici e culturali tra montagna e pianura, ha portato i primi turisti sull’Altopiano e consentito a tanti di studiare e lavorare in pianura senza lasciare il paese natale. Anche per questi motivi la Confartigianato sposò l’idea di un recupero di quel percorso, convinta che sprecare quel patrimonio di ricordi avrebbe significato ricadere nell’errore di chi ha voluto – nel luglio del 1958 – fermare per sempre il trenino.