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Vincono l’hackathon e sbarcano in rete

Gli hackathon sono delle “gare” di creatività informatica a suon di programmi, algoritmi e idee per favorire lo sviluppo di temi ad alto impatto sociale ed economico.

Ne sono protagonisti informatici, nativi digitali e tutti quei giovani che abbinano le loro competenze ad altri saperi legati agli ambiti più diversi.

“ViChallenge Ideas for future” è quello recentemente promosso dal Comune di Vicenza all’interno di Vicenza Innovation Lab con i Comuni di Altavilla, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo e il supporto del Digital Innovation Hub Confartigianato.

Ebbene: appena tre mesi dopo, Martina Panzolato e Petra Cristofoli Ghirardello, due componenti del team vincitore, hanno già messo in rete “Ewa”, un progetto nato proprio durante l’hackathon per colmare il divario tra donne e STEM (le materie scientifico-tecnologiche).

“Ewa” prende corpo sulla scorta di un progetto che, “partendo dagli interessi personali, disegna un range di lavori possibili attinenti ai settori STEM e poi identifica delle figure femminili chiave in cui rispecchiarsi”. La giuria lo ha premiato anche “per l’originalità, la completezza del servizio e la facilità di utilizzo”. Nella mente delle due hackers del gruppo, Martina, consulente di progettazione europea, e Petra, web designer, fin da subito ha preso piede l’idea di una piattaforma “di collegamento tra le adolescenti e il mondo delle materie STEM, passando per le esperienze di giovani donne che hanno già messo in pratica la loro passione scientifica in percorsi di studi o lavoro. Il tutto, condito da funzioni che integrino intelligenza artificiale, realtà aumentata e ‘gamification’ per accompagnare le ragazze nella scoperta dell’universo STEM”: così si legge nella presentazione. E ancora: “Crediamo sia importante parlare alle generazioni più giovani usando il loro linguaggio – spiegano le due ideatrici – E, per questo, abbiamo dato voce proprio a giovani donne attive nei settori STEM, raccogliendo le loro testimonianze in un podcast, ‘Stem by me’. Un po’ come se facessimo delle domande a un’amica più grande, chiedendo opinioni, sincerità e consigli pratici.” Queste carriere in settori tecnico-scientifici sono ripercorse dalle motivazioni delle origini, passando per dubbi risolti e arrivando alle soddisfazioni professionali. Non solo: una parte è dedicata anche al tema “Dalla storia, le lezioni che non ti aspetteresti”, con il racconto delle grandi donne che nel passato, più recente o remoto, hanno contribuito ai progressi della scienza, della tecnica e di tutte quelle materie ritenute, a torto visti i risultati, appannaggio del solo mondo maschile.