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VENERDÌ 27 DALLE ORE 17.30 LUCA DA CORTE A GEO&GEO (RAI3) IN DIFESA DELLA VERA PASTA TIPICA

Venerdì 27 gennaio prossimo dalle ore 17.30 il nostro presidente regionale della Pasta Fresca, il cadorino Luca Da Corte, sarà ospite di Sveva Sagramola che, dallo Studio 10 di via Teulada, a Roma, darà vita al tradizionale appuntamento con Geo&geo. Con l’occasione di preparare in diretta i famosi “bigoli” veneti, il Presidente Da Corte avrà l’opportunità di raccontare al numeroso pubblico della trasmissione come assicurarsi –in materia di pasta fresca ma non solo- di acquistare un prodotto veramente artigianale, originale e tipico. Una battaglia che lo impegna da tempo dato che, provenendo da una zona –quella del Cadore a pochi passi da Cortina- ad alta propensione turistica (come la gran parte della nostra regione) vede la categoria periodicamente danneggiata da una pratica commerciale a dir poco ingannevole: la vendita di falsi prodotti tipici. “Il fenomeno è noto e si ripete ad ogni stagione turistica, estiva od invernale che sia, –spiega Da Corte-. E’ lo sciacallaggio enogastronomico. Ed il Veneto in quanto prima regione turistica italiana e tra le più ricche di prodotti tipici, è tra le aree più appetibili per commercianti e fornitori senza scrupoli “foresti” che propongono falsi alimentari tipici confezionati con nomi di fantasia come: sapori del… gusto del… primizie del.. ecc ecc. Un vero e proprio inganno, una trappola –prosegue Da Corte- in cui cadono i turisti che, di fronte ad una etichetta appariscente, foto e descrizioni fantasiose di montagne, laghi e spiagge venete e soprattutto di fronte ad un prezzo moooolto concorrenziale (alle volte inferiore anche del 50%), vengono illusi di acquistare una leccornia del posto dalle dolomiti all’adriatico e dai laghi alle città d’arte, e invece leggendo poi l’etichetta si trovano nelle mani articoli prodotti in posti industrializzati e magari a pochi chilometri da casa loro”. “Un danno non solo economico denuncia Da Corte. Oltre a far estinguere i piccoli laboratori artigiani infatti, questa pratica scellerata impoverisce le nostre zone facendo disperdere il sapere e il sapore dei luoghi di produzione e scredita la località che lascia nei ricordi del turista non una prelibata sensazione ma un brutto ricordo”. “In questa opera di chiarezza, credo che chiunque possa e deve venire in veneto a vendere i propri prodotti ma non ingannando e per questo che – conclude Da Corte – ha un ruolo fondamentale l’azione sindacale della Confartigianato Alimentazione: difendere le produzioni agroalimentari locali prodotte dagli artigiani con un logo che riconosce il vero prodotto della provincia. Una modalità interessante per affermare il prodotto sul posto e per dare la sicurezza al turista di acquistare e portarsi a casa magari come souvenir, un po’ di VERA tradizione veneta”.