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“TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”. IL TEATRO CIVILE ANTICONTRAFFAZIONE STRUMENTO DI FORMAZIONE SULLE AGROMAFIE PER LA MAGISTRATURA

Lunedì 16 marzo scorso a Palazzo Rospigliosi, lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso” è stato protagonista di un’occasione inedita per il teatro ma importante e significativa per la scelta di inserire una pièce teatrale come strumento di formazione e aggiornamento professionale in materia di agromafie. L’iniziativa, organizzata dall’Osservatorio agromafie di Coldiretti, diretto dal dr. Giancarlo Caselli, in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura, prevedeva l’ingresso riservato ai magistrati che partecipavano all’incontro. Il progetto TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO, nato in Veneto su idea di Confartigianato, semina cultura della legalità partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del Made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, la legalità. Obiettivi condivisi da un gruppo sempre più vasto di soggetti istituzionali, a partire da coloro che hanno deciso di sostenerne la produzione: Regione del Veneto-Assessorato all’Agricoltura e Tutela del Consumatore, Tavolo Veneto della Moda e principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti importanti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna Federmoda, Confcommercio, Confesercenti, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Grana Padano Dop. Tiziana Di Masi indaga per la prima volta, con il suo teatro civile e d’impegno sociale, il business della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video ecc) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono. “Dopo circa ottanta repliche già rappresentate di TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO”, afferma Tiziana Di Masi, “si sta moltiplicato il consenso a un’iniziativa di cui finalmente si sente necessità. Ed è per me un onore essere stata scelta per un’occasione così importante come quella organizzata dall’Osservatorio sulle agromafie, che è uno degli argomenti affrontati nello spettacolo. Con TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO ho deciso di comunicare, in maniera innovativa e fruibile da parte del pubblico, i danni sociali causati dalla più subdola e redditizia attività delle mafie. È subdola perché mascherata da una presunta accettabilità sociale che va invece scardinata alla base, comunicando alle persone che comprano il falso perché non lo ritengono un fatto grave, oppure perché sono convinti di dare un aiuto a chi lo vende – ultimo anello della catena, vittima del commercio di falsi – chi ci guadagna davvero”.