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Subfornitura meccanica: perché e come vendere in Germania

Un incontro concreto organizzato dalla categoria di Confartigianato Vicenza per approcciare al meglio il tema

14 luglio 2022
di Valter Fabris

La Germania, dal punto di vista economico, è il primo partner commerciale per il nostro Paese, sia come mercato di sbocco dell’export italiano, sia come Paese di provenienza dell’import in Italia.

I principali comparti delle esportazioni italiane in Germania sono, nell’ordine: siderurgia, macchinari, chimico/farmaceutico, mezzi di trasporto e alimentare. I principali comparti delle esportazioni tedesche in Italia invece sono: chimico/farmaceutico, automotive, elettrotecnica ed elettronica, macchinari e siderurgia.

UN INCONTRO SULL’EXPORT IN GERMANIA

Proprio per questo, anche se le tematiche economico-finanziarie legate alla guerra in Ucraina e alle sanzioni occidentali incideranno certamente sul livello del Pil dei due Paesi, si è svolto in Confartigianato Imprese Vicenza un incontro sul tema: “Subfornitura meccanica: perché e come vendere in Germania”.

UNA TRADIZIONE DI ECCELLENZA

L’Italia, ha ricordato il presidente provinciale della Meccanica di Confartigianato Vicenza, Ezio Zerbato, “vanta una tradizione di eccellenza nel panorama mondiale delle lavorazioni in subfornitura. La nostra provincia rappresenta in quest’ottica un importante riferimento soprattutto nei settori meccanica-meccatronica e elettromeccanica. Nella meccanica, il maggior numero delle nostre imprese di subfornitura è attivo nelle lavorazioni ad asportazione truciolo, nella meccanica di precisione e di carpenteria metallica con lavorazioni di taglio, piegatura e stampaggio. Riteniamo che per chi è interessato a nuovi mercati, investire in quello tedesco può dare ampie soddisfazioni, se viene approcciato con strategia”.

PRESENTATO UN MODELLO STRUTTURATO

L’incontro, realizzato in collaborazione con lo studio GC&P Gianesin, Canepari & Partners S.r.l., ha visto la presentazione di un modello strutturato per approcciare il mercato tedesco. Per non correre il rischio di rimanere sul mero piano teorico, non considerando le variabili legate al fattore umano che poi si incontrano nell’operatività, il modello è stato presentato partendo da un caso concreto di un’azienda meccanica marchigiana.

IN SINTESI

In estrema sintesi, tre sono gli step da affrontare

  • l’analisi strategica (analisi dei punti di forza – debolezza e della concorrenza);
  • l’analisi profilazione clienti e bisogni
  • l’elaborazione di un piano di marketing e di un piano di azioni con KPI (indici di controllo dell’avanzamento).

PARTIRE COL PIEDE GIUSTO

Come ha infatti ricordato Alberto Canepari: “Partire con il piede giusto è fondamentale e per far fruttare al meglio questo investimento è importante conoscere bene cosa fare, cosa evitare, perché e come farsi aiutare, mantenendo sempre professionalità, servizio, affidabilità e prestando attenzione a non voler vendere cose che non si è in grado poi di fornire”.